sonetto XXVII

rimuginato da franz , martedì 28 agosto 2007 11:40

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza di spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.

[Pablo Neruda]

Amo riscoprire pezzetti dimenticati di me... quei primi pezzi del puzzle, passati in secondo piano solo perché collocati all'inizio, con certezza e precisione... le fondamenta di ciò che sono/voglio essere.
Siamo ciò che abbiamo vissuto. E posso dimenticare il passato, ma non posso dimenticare me stessa.
Il che è estremamente confortante :)


(niente andrà mai perduto... ho tutto dentro, basterà saper cercare)

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