Sì beh avrei preferito l'Ikea...

rimuginato da franz , giovedì 27 dicembre 2007 13:52

Stamattina dovevamo andare da Ikea, sveglia alle 8 felici e contenti shopping shopping shopping.
Invece. Alle 6 un tonfo fa vibrare tutta casa, apro gli occhi. Un paio di minuti dopo mamma è in bagno che piange: papà si è sentito male, è svenuto in bagno, ha un taglio sulla fronte, che per ricucirlo ci vorranno 7-8 punti, e il naso rotto.
L'abbiamo subito accompagnato al pronto soccorso.
Mentre nel buio armeggiavo per togliere il bloccasterzo, ho pensato che, se quel giorno non mi avessi lasciato guidare la tua Seicentina bordeaux dall'università a casa, non ci sarebbero state freddezza e lucidità che tenessero, probabilmente a quest'ora starei ancora cercando di inserire la retro della nostra Marea Weekend verde lichene, e per portare papà al pronto soccorso avremmo dovuto chiamare un taxi. Asd. Quindi grazie per aver insistito in modo indecente per farmi guidare. Col senno di poi, è stata davvero una buona azione. Gh.
Attese interminabili, al pronto soccorso. Per un codice verde, poi. E i cessi inagibili causa vomito e diarrea accumulati durante la notte. Odore pungente di disinfettante.
Li ho lasciati al Gemelli, mamma e papà, alle 8 me ne sono tornata a casa a piedi.
Tornando ho comprato a Luca un cornetto con la crema per colazione.
Ho pulito i resti del lago di sangue che c'era in bagno e fatto due lavatrici degli asciugamani sporchi. Poi ho guardato Hostel, giusto per rimanere in tema. Figo.
Ho studiato un po' per l'esame di Glottologia e Linguistica. Tori e Luca non mi hanno dato pace.
Ora aspetto che qualcuno (qualcuno a caso -.-') diventi reperibile, per degnarmi, forse, della sua nobile presenza.
Nel frattempo, credo mi sparerò sotto la doccia. Ne ho un fottuto bisogno.

Rettifica: Sono infine rientrati, sani e salvi nei limiti del possibile. I punti non 7-8 come si vociferava bensì 3, ma sarà una brutta cicatrice. Poro cocco.

e se non fosse mai uscito dalla stanza?

rimuginato da franz , domenica 23 dicembre 2007 20:23

Mi sono girata e ho pianto. Le porte si chiudevano, io piccola rannicchiata in un angolo piangevo.
Vorrei poterti privare di una parte, anche se piccola, del peso che porti. Vorrei darti ciò che vuoi, ma non posso. Anzi, non voglio. Non lo voglio per me.
Adesso ho un mal di testa fottuto come non mi succedeva da tanto tempo. La schiena, il collo, la testa, gli occhi... Hermann Hesse ne Il lupo della steppa parlava di gioiose attività degli occhi e delle orecchie tramutate in atroci tormenti dall'emicrania, qualcosa del genere.
Ho visto ancora 1408, per non pensare.
Ma ogni battito del cuore è un'impietosa martellata nel cranio. Come se dall'interno della calotta cranica qualcosa volesse farsi strada a colpi d'ariete. Aghi negli occhi, le orecchie sciolte in punture di spillo.

fiumi di sangue
I miei stessi pensieri creano attrito con la materia cerebrale, fanno rumore, rimbombano con brividi dolorosi.
Sul letto, luci soffuse e i Cure. Vorrei l'oscurità più profonda e impenetrabile. Non ho paura del dolore fisico. Sono altre le cose che mi spaventano.
Stitch è davvero morbidoso e coccoloso, e Tori ne è gelosa alla follia.
E ora gli occhi implorano pietà. Giù il sipario.

*i'd love to touch the sky tonight*

quanto uguale... lo stesso gatto?

rimuginato da franz , sabato 22 dicembre 2007 17:39

Negli ultimi giorni mi sento sospesa da terra. Né felice né triste. O meglio, a volte esaltata altre disperata... ma il mio essere sospesa è completamente neutro, non c'entra col mio umore.
Ieri sera ho iniziato Demian di Hermann Hesse. E' un genio, perdincibacco... me ne ero scordata.
Stamattina sono andata a nuotare.
Lo scatenarsi di numerose potenze naturali, all'unisono. Sento di non poter gestire la situazione. Paura fottuta. Allora cerco di restare dietro il vetro. E' trasparente, perciò vedo perfettamente cosa c'è al di là: delirio, follia, e tanta bellezza, ma anche tanta confusione. Resto dietro il vetro, e non c'è contatto diretto con niente. E mi illudo di riuscire ad essere distante distaccata immune a qualsiasi sconvolgimento, sia in positivo che in negativo. Mi illudo.
Sospesa da terra. E negli ultimi giorni tutto mi sembra un déjà vu. Tutto sognato, o già vissuto, o entrambe le cose... mi muovo e respiro per labili ed incomprensibili associazioni di idee, sovrapposizioni di immagini in trasparenza, emozioni sfilacciate sottili inafferrabili.
Stasera cinema, thanks God... altrimenti dopo un po' vado in astinenza. Il film prescelto dovrebbe essere L'età barbarica, all'Eden.
Ora, dato che mi sorprendo a fissare il vuoto e torturarmi le mani, credo che spegnerò il pc, tanto per cominciare. Poi magari leggerò, o giù di lì. Magari studio.
Sì. Sicuramente studio.


*and all i want is*

bad actors with bad habits

rimuginato da franz , martedì 18 dicembre 2007 15:45

Certo, il tempo non aiuta, signora mia. C'è una luce apocalittica, nuvole nuvole nuvole (i fissati di cloudspotting mi farebbero fuori per questa generica affermazione).
Mi accingo ad attraversare la città coi mezzi. Ancora qualcosina da sistemare per Natale... tutto mio malgrado, dato che odio l'atmosfera pre-natalizia.
Il solito delirio di massa, chili di gente pigiata che suda all'unisono, code interminabili ovunque, autobus stracolmi, traffico paralizzante. Tutti che, proprio come me, si ricordano di comprare i regali all'ultimo. Comunque. Mi sento quasi immune. Sarà che quest'anno il Natale non l'ho affatto sentito arrivare... mi è strisciato alle spalle, con circospezione, senza fare il minimo rumore. Ma meglio così. Meglio. Ho abbastanza stranezze a cui pensare al momento. Mi sento un po' freak. Un po' fuori dal momento... spesso e volentieri nelle situazioni capisco che dovrei provare determinate emozioni, ma il più delle volte non succede. Non sento niente. Non sempre, ma spesso sì.
Mi gira la testa. Quante complicazioni inutili. Sono bravissima a complicare cose semplici.
In tutto questo, ho le mestruazioni, puntualissima dopo 28 giorni (asd, molto cinematografico) come non mi capitava da secoli, e vai coi sospiri di sollievo.
Voglio smettere di fumare. No, sul serio.
Sto valutando la possibilità di migrare alla Sapienza. Studiare giapponese e coreano, ovvero il mio sogno originario. Ormai sono convinta della mia scelta per Lingue... ma sento che ad accantonare del tutto l'Oriente ci soffrirei davvero davvero troppo. Chan-wook... eeeehhhh... Chan-wook. In ogni caso, ormai quest'anno me lo vivo a Roma Tre, sperando che gli esami di base che darò mi siano riconosciuti in caso di trasferimento... e poi come farei senza Frau Cinti, Uwe, Herr Noll?! (GH) E dal punto di vista esistenziale al solo pensiero di poter cambiare mi sento meglio. Quindi, amen. Ci dormo sopra. Un annetto.
Ho iniziato Eclipse di Stephenie Meyer. Sì sì, LO SO... ma io... vampiri... saga... sigh... insomma in meno di due giorni sono più che a metà. Leggere in autobus o metro mi fa venire la nausea. Ma credo che resisterò. Anche perché finché non l'ho finito non posso scollarmene, e devo studiare per gli esami che ci saranno a gennaio. E poi deve uscire Harry Potter!
Ah, e poi, Capodanno... bella parentesi. Ma la novità è che non me ne frega un cazzo. Un cazzo di niente. Non organizzerò niente. Magari non farò niente. Magari mi rinchiudo in casa a guardare film. Tanto gli ultimi quattro sono stati una merda, trascorsi sull'orlo del suicidio. Ormai sono immune anche a questo. Anche se quest'anno è venuto giù il carico da mille. Porco cazzo.
OH. E SI', sono una ragazza sboccata.
Stasera festa organizzata dai colleghi (asd) aspiranti psicologi della Sapienza. WOW.

Mal di schiena fottuto.
E. Bisogno. Sigaretta.
KILL KILL KILL. umpf

ho voglia di sushi

rimuginato da franz , venerdì 14 dicembre 2007 17:20

Stamattina in metro seduta raggomitolata dentro il cappotto Action Man: Missione Antartide le mani in tasca le cuffiette nelle orecchie.
Una canzone.
Ti ho pensato, con una mite nostalgia. Avevo scordato di truccarmi prima di uscire, gli occhi gonfi lacrimosi stanchi. Ho sorriso.

A volte non so che darei per non essere me. Per essere diversa.
E mi sento una merda anche solo a pensarlo, ma ti voglio bene. Tantissimo.

PS ovviamente il titolo è un discutibilmente gradevole nonsense. Eh eh.

trying to keep the words from coming out

rimuginato da franz , giovedì 13 dicembre 2007 15:14

Era alle 9, non alle 10. Sono arrivata alle 10 meno un quarto. E ho svolto un compito interminabile in due ore anziché tre. Ma fa niente. Dopo aver visto le domande la professoressa si riconferma un'idiota. Quindi se non è andato benissimo (e non è andato benissimo) rifiuto, e all'orale le apro il culo.
Voglio trenta. Possibilmente con lode. (risatina isterica)

Per me se trascorri una giornata a pensare ad una doppia compilation (alla scelta delle tracks in base al livello di gradimento e di oggettiva bellezza, ma anche in base alla poeticità e al significato dei testi), anziché studiare per un esame imminente imminentissimo, vuol dire qualcosa.
E anche se ti fai piazzale degli Eroi - Termini a piedi alle 2 di notte, vuol dire qualcosa.

Ho scritto una storia per intero. Cioè, in realtà è solo l'idea per un racconto. Ancora da scrivere. Ma erano ERE GEOLOGICHE che non mi capitava di buttare giù una trama di senso compiuto, di cui conoscessi con certezza l'inizio, gli sviluppi e persino la fine!
Quindi ieri sorrisone ebete stampato in faccia per tutta la giornata, (quasi) solo per questo.

In realtà, se non avessi questo mal di schiena fottuto, direi che le cose non vanno poi così male.

Capelli. Viola? :D

Muse mood ON

rimuginato da franz , lunedì 10 dicembre 2007 18:16

Insofferenza.

Devo studiare per l'esonero parziale di giovedì, letteratura inglese.
Non vorrei essere a Lingue, vorrei essere al DAMS.
Ma poco importa, probabilmente anche questa follia passerà. Questo desiderio allucinato di passione, di brivido, di esaltazione.

Mi assopisco piano piano con esasperante precisione in un singulto di autodistruzione.
Come al solito mi vorrei come non sono, o come non riesco ad essere.

Mi passo una mano tra i capelli, mi accarezzo la testa. A volte non riesco a dissimulare il disprezzo che provo per me stessa, la mia scarsa pazienza. Già, sempre poco paziente con me, e intransigente. Da far schifo.
E poi, ho bisogno di parlare con Francis Ford Coppola, a quattr'occhi. Deve spiegarmi il suo film. Così non posso andare avanti.

Però ieri, in treno. (io sono anche quello, quell'essere squisitamente folle)
Ieri ho scalfito la gabbia, forse addirittura ne sono evasa, anche se solo per qualche istante.
Sono soltanto gabbie mentali. A volte mi ci aggrappo, mi sembra di non riuscire a tenermi in piedi senza reggermi a quelle sbarre. Altre volte invece giro la chiave nella toppa e spicco il volo, non ho più bisogno di illusori punti di riferimento.

E ora vedo di essere produttiva, almeno. Useful. Almeno per un po'.
Tanto il mio stile è alquanto discutibile. Dai, tolgo le tende.

addicted

rimuginato da franz , venerdì 7 dicembre 2007 10:30

Dovrei trovare il modo di frammentare al massimo la mia dipendenza.
Trovare il maggior numero di sostanze/situazioni/persone da cui dipendere, così da poter sopravvivere ad una crisi di astinenza da una o più delle suddette sostanze/situazioni/persone, riempiendo il vuoto lasciato da un oggetto di dipendenza con altri numerosi variegati e altrettanto validi oggetti.
Essere più dipendente per essere più libera.
Splendido paradosso.
Mah.

if only tonight we could sleep

rimuginato da franz , domenica 2 dicembre 2007 10:21

Dopo svariati mesi, stamattina riesumando Casa di foglie di Mark Z. Danielewski.
Tra le pagine, più precisamente tra pagina 76 e pagina 77, un foglio che non ricordavo di aver scritto.
Un mio messaggio a me.
E' piegato male, i bordi non coincidono, ed è scritto a matita, per orizzontale, in una scrittura scomposta e frettolosa. Non c'è data, ma, anche se non ricordo la situazione, il momento preciso, riesco senza troppe difficoltà a ricondurlo all'estate 2006.

E' estate, e se l'amore, questo amore, avesse le ali, volerebbe via lontano.
E invece no. Ora più che in ogni altro momento si avverte il peso delle parole non dette.
Il cuore non è altro che un muscolo, ma certe volte pulsa e si contorce e grida come se davvero in esso fossero racchiusi tutti i sentimenti e le passioni.
Un'anima in pena, appesa ad un albero basso, alto abbastanza da impedirle di sfiorare il terreno con le punte dei piedi. In un limbo tra vita e morte, di sottofondo una musica che mette a disagio per la sua grottesca bruttezza: qui mi dibatto come un pesce preso all'amo, boccheggiando per respirare, in un elemento che non mi è proprio.

Domani metterò la gonna, tanto per sorprendermi.
"Abbandonare il corpo e stare ad aspettare".
Abbandonare questa indifferenza polare e artificiosa, fare qualcosa per me stessa.
Se solo capissi da che parte andare, se verso la vita o verso la morte, sarei già a metà del lavoro.


Settimana strana. Tengo il coltello saldamente dalla parte della lama. (Jesto)

Youth Without Youth

rimuginato da franz , lunedì 12 novembre 2007 21:07

Il vuoto. Brutta bestia, già già.
Venerdì sera sono andata a vedere Youth Without Youth al Metropolitan, ultimo spettacolo, versione originale con sottotitoli.
Sono rimasta sconvolta.
La cosa più assurda è che non so dire se mi è piaciuto o no.
Ma mi è entrato dentro, ha smosso i miei organi interni, mischiato la milza lo stomaco il fegato facendone un'unica grande poltiglia rimuginante.
Anzi, ruminante. Lì a digrignare i denti masticando l'erba verdissima di un praticello sperduto tra le montagne chissà dove.
Tutte le paure i dubbi le domande senza risposta... tutto è venuto in superficie con violenza, emerso, come una bottiglia piena d'aria, dentro un pezzetto di carta, con scritta sopra una parola sola, ripiegato più volte su sé stesso, che rivede la luce dopo tanto tempo, sepolta com'era da un oceano di pensieri indistinti, e lanciandosi a grande velocità torna a respirare producendo un poderoso stock.
L'ho sentito lo stock. Il click. Il dong. Nella testa, nei polmoni. Non so, ma l'ho sentito.
Mi è sembrato che nell'aria non ci fosse più aria. Ho sgranato gli occhi.
Così a contatto con le problematiche dell'esistenza... quasi a vomitare, a soffocare, a morire, perché esistere senza risposte a volte è troppo, troppo crudele.
Da rinchiudersi in una stanza e fissare il nulla a bocca spalancata, attimo dopo attimo, vagando.
Il senso lo decide interpreta sceglie ognuno di noi per sé stesso.
L'amore, la famiglia, il lavoro, il successo, l'arte, la fattanza, lo studio, la fede. Che ne so, prendersi cura di sé stessi. Prendersi cura degli altri, magari di gente che neanche conosci.
Il senso può essere ovunque. Ma ci devi credere. Devi esserne perfettamente completamente assolutamente convinto. Basta un'incertezza, una crepa leggerissima e il disagio si fa pressante. E i dubbi. E l'incertezza.
Finché non senti più ragioni: il senso non esiste.
Non esiste come realtà oggettiva. Quindi nessuno potrà mai salvarmi quando mi sento così. Quando sento che un senso non c'è.
Non resta che trattenere il respiro, e aspettare.
Allora intanto vivo, e aspetto. Cerco di penetrare l'essenza di qualcosa di sfuggente e inafferrabile. Allora continuo a riflettere, e corro da Feltrinelli a comprare Un'altra giovinezza di Mircea Eliade (su cui il film di Coppola si basa) e leggo, leggo non mi fermo.
Penso.
Non ci sono risposte.
E aspetto di riuscire a vedere questa mancanza di certezze come una cosa positiva. Come un'opportunità.
Aspetto.
Aspetto.
A s p e t t o

Non è una poesia

rimuginato da franz , lunedì 5 novembre 2007 21:18

Oggi, nel tuo abbraccio.
Affondare nelle soffici pareti del dormiveglia
avvolta dal tuo calore,
il tuo cuore contro il mio orecchio.
A volte il ritmo della vita
con la sua semplicità disarmante
riesce a lasciarmi senza parole.
Così tra un battere e un levare
ti guardo negli occhi
e tutto il resto scompare.

Distruzione, con passione

rimuginato da franz , giovedì 1 novembre 2007 19:50

La notte di Halloween mi sono mascherata da killer della Yakuza... sì, insomma, con molta fantasia, e sopra la giacca di pelle nera alla Matrix.














A Trastevere.
Birra chiara e Golden Virginia.
Annego in una goccia d'acqua.
Anzi, di alcol.

fra i timori e l'inettitudine

rimuginato da franz , lunedì 29 ottobre 2007 19:03

Fai in modo di arrivarci già ubriaca alla festa, nel disperato tentativo di non sentirti a disagio.
E sboccia una riflessione fugace, quasi fulminea ma incisiva, una di quelle da "mattina dopo", sul tuo rapporto con l'alcol negli ultimi tempi.
Intimo, forse troppo, e un po' morboso.
Il mio modo di adesso.

La solitudine umana. L'alienazione.
Forse sei solo nel senso che, se c'è qualcosa in te che non va, nessuna persona al mondo riuscirà a farti stare veramente meglio. Nessuna persona che non sia tu.
Dipende tutto solo ed esclusivamente da te.
Sempre e solo questione di punti di vista.
Relativismo estremo. Onnipotenza.
Da ieri sono quasi digiuna, crampi allo stomaco e nausea... forse ho l'influenza.
Ma mi basta un unico semplice taglientissimo pensiero per aver voglia di vomitare tanto da far sembrare qualsiasi disturbo virale la più irrilevante scemenza.
In quelle significative manciate di secondi quasi mi gira la testa, e mi sento l'essere più infimo sulla faccia della Terra.
Una specie di chiodo fisso.
E la cosa assurda è che non riesco a dargli un nome... cioè, un nome ce l'ha, ma non un sottotitolo, una didascalia chiarificatrice... quindi non riesco a comprenderne la natura, le implicazioni, le modalità.
E' come un'immagine. Un flash. Nient'altro. Ma sconvolgente.
E, dato che assolutamente non sono l'essere più infimo sulla faccia della Terra, ma tale ora mi sento, oggi dico vaffanculo.
Dico così non mi piaccio.
Dico esco con Tori e faccio un giro per palestre, a chiedere se fanno la ginnastica posturale.
Dico papi cazzo dammi i soldi per iscrivermi a nuoto.
Dico voglio essere attiva, ne ho davvero piene le palle.
Sono grassa??!
Sì, sono senz'altro qualche chilo sovrappeso.
Mi faccio schifo così??!!
Senza dubbio!
Otterrò qualcosa rifiutandomi di uscire di casa e continuando ad ingozzarmi convulsamente di cioccolato, abbassando gli occhi nelle situazioni difficili e piagnucolandomi addosso??!!
No, porco cazzo!
Il discorso non fa una piega, manco una grinzetta.
Quindi basta, nient'altro da dire.

E anche oggi il blog psicologo vince su tutti.

4 mesi!

rimuginato da franz , venerdì 26 ottobre 2007 20:04

Mi sono venute le mestruazioni.
In effetti, è successo svariato tempo fa. Diciamo una settimana fa.
Mi sono goduta il flusso (paragonabile senza ombra di dubbio al Nilo straripante) come poche altre volte e ora sono asciutta e candida, pura come un panetto di tofu.

Ascolto l’ultimo album dei Marlene Kuntz. Per il momento non mi entusiasma, un po’ piatto… anche se 111 non è male. Il finale dice così:

ma quale orrore quando mi accorsi
di averla uccisa a martellate
quale orrore quando mi accorsi
di averla punita massacrandola
a martellate
quale orrore
ma quale orrore
che mostro sono
e non so neanche farmi fuori da me!
qualcuno ha voglia di pregare per me!?!

ed è possente, forse vale tutto il cd.
Almeno, per come mi sento adesso. Mi prenderei a martellate.
Non so perché, ma il venerdì mi fa quest’effetto…

Comunque, stamattina alle sette quando mi è suonata la sveglia ho buttato uno sguardo fuori dalla finestra, e il cielo era così scuro di nuvole fitte impenetrabili, così apocalittico, che mi sono rimessa a letto. Dato che ieri tornando ho beccato il diluvio. Dato che ieri, tornando col Mitico Liberty 125, ho tirato i freni - grazie al cielo praticamente da ferma – sull’asfalto intriso di pioggia, per non sfondare la Panda di un deficiente che mi ha inchiodato davanti, e ho fatto un simpatico volo, il motorino crash, per terra. E sono quasi morta per rimetterlo in piedi. E si rifiutava di ripartire.

Mi sa che non è Scienze Politiche la facoltà dei gonzi… è Lingue. Damn!
Mi farò un culo smisurato su tedesco minimo 6 ore a settimana da qui all’eternità per 8 fetentissimi CFU. Per fortuna che ADORO studiare tedesco, almeno questo!

Io e Valeriò oggi siamo ai 4 mesi.
:)

E ora, un bel respiro e poi il week-end.
Un bel respiro.
Carini e coccolosi ragazzi… carini e coccolosi.

mein Wien

rimuginato da franz , martedì 16 ottobre 2007 16:50

Stanotte ho sognato che mi erano venute le mestruazioni.
Sono ai limiti dello stress e della sfattezza.
L'universitas è un disastro.
Al momento è il mio più pressante problema, nonché uno tra i miei più validi motivi per alzarmi la mattina.
Adoro ciò che studio, ma la vita universitaria è impossibile, i corsi si sovrappongono e il piano di studio non è praticabile con così poche sessioni d'esame.
Comunque, magari dovrei solo non pensarci.
Far finta che il problema non esista, finché non si sarà ingigantito abbastanza da ingoiare in un sol boccone tutta Roma Tre, autorisolvendoli così senza bisogno che io alzi un dito.
Oppure domani è la volta buona che mi presento direttamente dal Preside: "O qualcuno mi dà retta o qui spacco tutto".
Sono davvero indecisa.
Nel frattempo seguo tutti i corsi possibili e immaginabili, spesso senza neanche le pause pipì.
Un paio d'ore di lingua tedesca, poi di corsa al test d'inglese, e via subito per seguire la seconda ora di letteratura tedesca, poi via di corsa per gli strascichi di glottologia e linguistica... poi thanks God la facoltà chiudeva per l'inaugurazione dell'anno accademico, altrimenti avrei avuto altre due ore di tedesco.
Questo ieri. Lunedì. Che già li odio i lunedì...
Poi oggi dovevo aver lezione dalle 14 alle 16, arrivo in facoltà dopo la traversata della City (Monte Mario - Marconi) e la lezione non c'è, per problemi organizzativi.
Cioè il prof c'è, noi ci siamo, ma l'aula è chiusa a chiave.
Taaanta voglia di scapocciare.
Ah, e ho sempre fame. Mi sento un bidone della spazzatura. Ho SEMPRE fame. Di una fame nervosa e pungente, e mi ingozzo senza ritegno in modo isterico e convulso.
Devo andare a nuotare, o diventerò una grossa palla di ciccia ambulante...
E' che il cibo è una grande risorsa di amore e calore, disponibile e rassicurante.
Sono esageratamente umorale. Perfino più del solito.
Odio l'inverno.
Mi piace solo quando è sera e posso starmene sotto le coperte, al calduccio, e fuori la pioggia il vento il gelo.
Invece lo odio incommensurabilmente quando devo svegliarmi alle 6 e attraversare la città col motorino.

Bene, tanto qui è tutto attutito. Ovattato. Tutto distante.

Vorrei un capodanno a Vienna, dolce di sacher e coccole sotto le coperte e fuori la neve... lo vorrei adesso.

ich bin franz :D

rimuginato da franz , sabato 13 ottobre 2007 15:30

Mi sono tagliata i capelli.
L'insofferenza per l'arancione scolorito e la ricrescita stamattina ha toccato i massimi storici, così ho preso in mano la situazione e mi sono fiondata da Jean Louis David.
Ora sono cortissimi, ma finalmente castani.
Finalmente nature.
La ragazza che me li ha tagliati ci ha provato a fermarmi, a richiamarmi al senno.
Ma io, sorrisone a trentadue denti, irremovibile: "Debelliamo questa piaga, e soldato Jane sia".

E sono di nuovo me.
Cioè, questa me di ora, di adesso adesso, di questo secondo preciso netto spaccato.

Poi, se sapessi scattare foto decenti non avrei bisogno di ritoccarle con Gimp per renderle vagamente presentabili, ma pazienza.
E poi, così si confondono le acque... e la mia identità resta almeno parzialmente celata (seeeeee).
Però ecco, la condivisione, e bla bla bla.
:)



La prossima volta me li faccio viola, i capelli :P


Ho resistito poco

rimuginato da franz , lunedì 8 ottobre 2007 15:30

Ancora niente sangue.
E non annusate odore di (quel) dramma dove non c'è, perché non sono incinta: ho ritirato oggi i risultati delle analisi.
Chissà dov'è che mi sono bloccata.

L'universitas è un delirio.
Raffreddata, con gli occhi lucidi e rossi, ho affrontato a testa alta la massa pulsante di gente, l'aria soffocante per tante bocche che respirano all'unisono, la tragica inesistenza di un calendario delle lezioni esatto e oggettivo.
Un'esperienza traumatica.
Infatti, oggi sono rimasta a letto.
Domani però di nuovo in trincea.

Rabbia è spettacoloso.
L'ho finito ieri sera, e come sempre mi inchino devota e reverente.

Sono a casa con la tachicardia.
Il mio cuore, che come al solito lavora troppo.
Corre, corre... chissà dov'è che vuole arrivare.

L'adorazione è un sentimento alquanto strano.
Un lampo di idiozia meravigliosa, una scarica di abnegazione mistica, di perdizione estatica.
E mi ritrovo ad agire senza vergogna sull'onda di un respiro di un gemito dello scatto di una mano... è l'urgenza di quella mano, che mi fa impazzire.
Una mano che mi si stringe intorno, il profilo ben delineato un po' ossuto un po' abbronzato.
Ecco, tu mi guardi così e io ti adoro, proprio non posso farne a meno.


Ma voglio

che tu
tu piano piano scivoli
dentro me

[Subsonica]

Guancia all'aria

rimuginato da franz , venerdì 28 settembre 2007 11:35

Nonostante ostinati e disgustosi sciacqui di acqua tiepida e cristalli di sale del Mar Morto, con questa guancia sono sempre più uguale identica spiccicata a Marlon Brando ne Il Padrino.
L'unica nota nettamente positiva di tutta questa situazione è che così in panciolle da mane a sera posso godermi appieno l'ultimo splendido libro di Chuck.

E comunque mi sono rotta di questo blog.
Devo canalizzare le energie, e concentrarle tutte sulla realizzazione di un nuovo racconto. O la frustrazione finirà per travolgermi.
Non sto scherzando, eh.

(moh vedremo quanto resisto senza postare)
GH

3 mesi :)

rimuginato da franz , mercoledì 26 settembre 2007 11:45

In realtà, non sono molto in vena di scrivere.
Però ho un disperato bisogno di passare il tempo.
Quindi inizierò con questo post, e proseguirò con la traduzione del racconto The Harvest di Amy Hempel, passando per l'attenta lettura (con redazione di scrupoloso e impietoso commento) dell'ultima fatica letteraria dell'amato fratellone... poi credo mi piazzerò davanti alla tv con una nutrita pila di dvd, interrompendo la faticosa attività di guardare film a rotella solo per munirmi di tinozza di gelato (una tra le poche cose che al momento posso ingurgitare) e sintonizzarmi dalle 14,30 alle 15 su Italia 1 per i Simpsons.
Questa sì che è vita.
Escludendo la guancia destra inverosimilmente gonfia e dolorante, e il costante sapore di sangue in bocca.
E i punti che tirano ogni volta che parlo. O che sbadiglio (e se non hai dormito granché la notte qualche buono sbadiglio ci sta tutto).
Insomma, fantastico.
Vi starete chiedendo a cosa devo tutto ciò.
Se siete lettori assidui e attenti, saprete che il mio meraviglioso fantabuloso (e nebuloso :P) soggiorno ad Amsterdam post-maturità è stato funestato dalla perseveranza con cui uno dei miei quattro denti del giudizio (in particolare il disgraziato in basso a destra) ha spinto per fare capolino dalla mia gengiva, causandomi atroci dolori e trip orrorifici da space cake per tutta la mia permanenza nella splendida e bagnata città della fattanza...
Una volta a Roma, visita dal dentista e Rivelazione: i miei denti del giudizio vanno tolti tutti e quattro. Anzi, andavano tolti tutti e quattro... ormai ne restano solo due.
Il disgraziato in basso a destra è stato sfrattato, e il coinquilino di sopra l'ha seguito qualche minuto dopo, giusto il tempo che anche sopra facesse effetto l'anestesia.
Ieri sera, cena con gelato sul finale di Litigi d'amore con Joan Allen e Kevin Costner.
Poi facendo zapping ho beccato Arancia meccanica su La 7... dove sono rimasta, le gambe allungate sul divano con tanto di plaid e Tori addosso a fare la guardia, finché papà non è tornato dal lavoro, iniziando uno dei suoi pipponi standard sul fatto di andare a letto presto.
Erano le 23. Manco avessi 11 anni.
Comunque, per un po' sono rimasta davanti allo schermo senza audio, che tanto Arancia meccanica lo so a memoria. Poi, dato che mi sentivo particolarmente accondiscendente, ho spento tutto senza proferir parola e mi sono infilata sotto le coperte, rifiutando (ora e per sempre) l'Aulin, sia perché sono masochista e ormai assuefatta al dolore, sia per le recenti e poco rassicuranti scoperte in fatto di Nimesulide.
Nottatta tranquilla. Non fosse per il mio infaticabile attorcigliarmi nelle coperte, con Tori che, sentendomi muovere di continuo e credendomi pronta ad affrontare il giorno alle 2, alle 3, alle 4 di notte e molte, molte altre volte tra le 7 e le 9 (ora in cui, provata dalla nottata sportiva ho alzato le chiappe dal letto e sputato nel lavandino un par di litri di bava e sangue, per la gioia di grandi e piccini), si è presentata sempre più ostinata ai bordi del mio letto, con quelle unghiette da Freddy Krueger, pronta ad affettarmi il braccio pur di essere tenuta in cosiderazione.
Stamattina, abbrutimento. Completo.
Ed è quanto si prevede per il resto della giornata.

Avviso per amori e amici: chiunque tra voi si senta in vena di confortare una malatina dotata di super-guancia e impossibilitata - a differenza del solito, e ancora per poco: cogliete al volo l'occasione! - a sparare cazzate e canticchiare tutto il tempo, è bene accetto in questa casa.
Purché rechi con sé almeno un dono, un po' tipo i Re Magi.
Oro e incenso da subito, birra :P non prima di domani, che ancora non posso assumere alcolici.

Che poi, tra l'altro, in tutto questo ambaradàn... oggi io e Valerio facciamo tre mesi.
:P

La Città dei Morti

rimuginato da franz , sabato 22 settembre 2007 14:43

Insofferente.
A tutti e a tutto.

Sono andata al cimitero, alla lapide di Simone.
Ho messo nel vaso le due solite gerbere rosse e ho lasciato questo biglietto:

22 settembre 2007
Stamattina ho aperto gli occhi e mi mancavi come l'aria.
Sciocco pensare di trovarti qui. Illudermi.
Ma a volte ho bisogno di farlo, di dare un nome ad ogni mia lacrima.
Il tempo passa e mi accorgo che le lacrime non saranno mai abbastanza.
Oggi ho pensato che non mi conosci. Non sai che persona sono diventata.
E' un pensiero che mi fa impazzire.
Mi manchi, sempre.
Ti voglio bene, sempre.

Poi ho accompagnato Valerio alla tomba di suo zio (secoli per trovarla... ho temuto seriamente che insieme saremmo invecchiati prima di rivedere l'uscita).
Abbiamo cambiato i fiori ormai secchi, e tolto le ragnatele dal lumino e dai quadretti.
Pulivo tutto con una pezzetta bagnata, pensando che è fin troppo facile lasciarsi trascinare in un simile gorgo... prendersi cura di una tomba, annegare l'assenza in gesti meccanici, sudare per tenere tutto pulito lindo curato, che non dia un senso di trascuratezza e abbandono... illudersi di riportare in vita chi è morto.
In momenti come quello penso che potrei passare la vita ad occuparmi delle tombe degli altri.

I cimiteri sembrano mondi paralleli.
Il silenzio, i cipressi, le croci (a braccetto con tutti gli altri luoghi comuni).
Spazi immensi, intere città.
Le mura con le entrate e le uscite. Gli uffici. Il crematorio.
A tutto si deve dare un nome, a tutti la propria etichetta. Tutto in ordine, catalogato, così è possibile trovare un ghetto ebraico anche a Prima Porta.
Strade asfaltate, costruzioni moderne e piccole cappelle disseminate ovunque, nel verde dei prati cosparsi di croci, nel marrone intenso della terra viva impietosa che inghiotte tutto.
Riesci a immaginare i mucchietti di vermi, la putrefazione in atto.
Strati su strati di gente morta.
Piani su piani di gente morta.
In balia dei vivi. Per i vivi.
Solo per noi.
L'ennesima espressione dello sconfinato egoismo umano.
O forse solo un ultimo gesto di pietà.

Ma al cimitero non ti trovo mai. Sicuramente non sei lì.

Cioè, per dire, se io fossi morta... cor cazzo che ci andrei al cimitero. 'Na tristezza.
Preferirei i compleanni. Il Natale, il Capodanno. Il giorno più scialbo dei giorni qualunque... mi raggomitolerei sotto le coperte di chi ho amato con tutta me stessa, perché nessuno che mai sia stato importante per me sia lasciato del tutto solo in un momento di malinconia.
Chissà. Chissà.
Lo so, lo so. Le domande senza risposta.
Umpf.

Attraversarla a 200 km all'ora la Città dei Morti... con i Corr's a palla e gli occhi chiusi.

Preghiera

rimuginato da franz , martedì 18 settembre 2007 11:33

Esci da me, sangue malefico!
Ogni istante spero di sentirlo colare via, sciogliersi e dissolversi, insieme alle mie paure.
Ma non succede.

...

Azz... ho scordato le candele!

rimuginato da franz , lunedì 17 settembre 2007 19:14

dal quadernuzzo, 17/09/2007, ore 18.03

The Wanderer
nelle orecchie. Quella cantata da Johnny Cash.
Indosso il kimono corto, e sotto niente.
Sono rimasta a metà del bagno, era finita l'acqua calda.
Ho la testa bagnata, sono stesa a pancia sotto sul letto dei miei, mi guardo allo specchio.
Col kimono e i capelli arancioni sparati verso il cielo, dritti come spinaci, mi sento l'eroina di un manga.
Il cuore mi batte nello stomaco.
E' impossibile, ma sento ancora il calore dell'acqua calda che mi formicola per tutto il corpo.

Adoro adoro ADORO
:)
Questa gioia spontanea ma un po' artificiale, un po' costruita, un po' indotta.

Tori mi artiglia le gambe e mi lecca dietro le ginocchia.
E' un cane, ma fa le fusa. E parla.
Solo con me :)

Quando una canzone è un momento, in tutte le sue sfumature.
Quando ogni respiro è faticoso ma cazzo sai che ce la farai.

Ho avuto in pugno la complessità infinita di un istante.

----------------------

Insomma bagno poco soddisfacente dopo qualcosa come 8 mesi di sole docce, inevitabile conseguenza di una quotidianità frenetica e opprimente.
Perché poco soddisfacente? Immaginate la scena.
Nella vasca, la casa vuota e silenziosa, tanto che quasi si riesce a sentirla respirare.
Il citofono strilla: Luca ha scordato le chiavi.
DOH
Oppure.
Immaginatemi insaponata dalla testa ai piedi, che canticchio felice e inconsapevole.
Faccio per sciacquarmi e - credo abbiano sentito gli urli in tutto il palazzo - SORPRESA! non esce acqua, esce ghiaccio sciolto!
...
DOH

Ma a volte basta così poco.
:)

Caffé

rimuginato da franz , domenica 9 settembre 2007 17:12

N.B. Pensieri dal passato


Vorrei dimenticare il sapore di questo caffè che sa di addio.
Anche se non tutti gli addii sono per sempre, anche se il suo gusto insistente si amalgama alla perfezione con quello dei miei pensieri.
Sono passate ore, ho lavato più volte i denti da stamattina, ma quel sapore è ancora lì.
Magari è il retrogusto della mia nostalgia, per questo non se ne va.
Magari è una mia fissazione, in realtà l’ho già sputato via col dentifricio, e continuo a percepirlo solo per un triste scherzo della mia immaginazione.
Te ne sei andato. E tornerai.
Ma ora come ora la vita è del presente, e la tua assenza è qui, mi sta alle costole.


particolare di "Laurette with a coffee cup", Matisse (Centre Pompidou)


Grigiore della mente

rimuginato da franz , sabato 8 settembre 2007 19:01

Oggi a via Sannio ho comprato una salopette (o come diamine si scrive). Mi sta meravigliosamente. Molto proletaria.

Continuo a rigirarmi tra le mani Ninna nanna e a rileggerne momenti a caso... è autografato da Chuck (per gentile concessione di Vitto)... c'è scritto "Ciao Francesca! Chuck Palahniuk" ... dovevo esserci. Dovevo proprio.
E vaffancullo che Rabbia costa 16 euro. Cor cazzo che me lo compro.

E un TI ODIO gigantesco e riecheggiante a me stessa... fuori da me... perché quando non ci sono per me stessa va tutto a puttane.
Non sono dentro, sono fuori.
Veleggio
nulla mi tocca
niente è per davvero
niente ha senso
ECONOMIA DEL RESPIRO.
L e n t a m e n t e .
Temperatura sotto zero.

Non so che fare stasera.
Mille cose e nessuna cosa. As usual.
Se solo tornassi dentro me stessa scometto che mi andrebbe bene fare qualunque cosa.
E tutto sarebbe luce. Tutto quello che ora è grigiore.

voglio scrivere
voglio scrivere
voglio scrivere
voglio scrivere
voglio scrivere
voglio scrivere
voglio scrivere

ma non ho le parole
la concentrazione

Rosicando

rimuginato da franz , martedì 4 settembre 2007 11:25

Ho una mezza idea per un racconto.

Sì, alla carica.
Alla grande.
Come se non fossi io, quasi.

Chuck Palanhiuk il 6/09 a Mantova per il Festival della letteratura.
Darei una gamba per andarci. Anzi, le darei via tutte e due (che tanto son due prosciutti San Daniele, nessuno ne sentirebbe la mancanza).
Eppure non ci andrò.
Resterò a Roma, a svolgere ben due test di ammissione, per l'accesso a due facoltà di Roma Tre che - già lo so - non sceglierò di frequentare.
Non so ancora bene perché, ma questa è la mia scelta.
Non posso sempre vivere come se ogni giorno fosse l'ultimo (o l'unico, a seconda delle scuole, più o meno pessimiste/ermetiche/esistenzialiste).
Perderei troppo, la bellezza dei processi a lungo termine, l'evoluzione, la maturazione.

Non sono mai stata così in contatto con me stessa. Tanto che ogni decisione, magari anche stupida, diventa un Caso, perché sempre mi ostino a voler capire cosa voglio davvero.
Sempre, la scelta.
Ogni fottuto secondo.
Non sono mai stata così meravigliosamente adulta e infantile allo stesso tempo.

Fame e sete, sempre.
Anche di nulla, ma sempre la smania.

in data 3/09/2007 ore 00:17

Le possibilità.
Negazione innocua del sistema.
Ti amo.
Perché mi dai tanto senza muovere un dito, con quello che scrivi.
Senza volerlo.
Forse spinge me stessa a dare a me stessa.
Ti penso.
Da solo in una stanza d'albergo.
Domani è un giorno importante.
Sono con te.
La scelta.
Ti ho scelto come amico e fratello.
Non ho ancora deciso fino a che punto arrivare nell'autodistruzione.
Ho bisogno di farmi del male.
Di distruggermi.
Pezzo dopo pezzo.
Sempre.
A volte.
Con grande intensità.

Non sempre.

sonetto XXVII

rimuginato da franz , martedì 28 agosto 2007 11:40

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza di spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.

[Pablo Neruda]

Amo riscoprire pezzetti dimenticati di me... quei primi pezzi del puzzle, passati in secondo piano solo perché collocati all'inizio, con certezza e precisione... le fondamenta di ciò che sono/voglio essere.
Siamo ciò che abbiamo vissuto. E posso dimenticare il passato, ma non posso dimenticare me stessa.
Il che è estremamente confortante :)


(niente andrà mai perduto... ho tutto dentro, basterà saper cercare)

Mi sa che alla fine l'ho scritto

rimuginato da franz , sabato 25 agosto 2007 14:24

Vorrei tanto scrivere un post.
Sul fatto che alla fine ho presentato la domanda per i test di ammissione a LINGUE E COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE, ECONOMIA e SCIENZE POLITICHE.
Sì, l'ho fatto. Ho pagato i bollettini ieri mattina alla banca a piazza della Balduina.
L'ho fatto.
Si potrebbe dire, una scelta in meno. Ma mi sembra che qui le scelte (cruciali, perdipiù) non finiscano mai, ma piuttosto si alimentino in un circolo vizioso senza fine.
Tutta la stramaledetta vita è una continua stramaledetta scelta/rinuncia dietro l'altra.
L'unica scelta - seppur sofferta, come o forse più di tutte le altre - di cui mi sento sicura - ma mica poi tanto - è quella di rinunciare a qualunque facoltà che comporti da parte mia un sacrificio che non sono sicura di voler fare, per una vocazione che non ho, per una meta da raggiungere solo per il gusto di raggiungere una Meta.
Le numerose vicessitudini degli ultimi mesi (anche se ormai dovrei aggiornarmi, il tempo è passato ed i mesi a cui mi riferisco forse non vanno più chiamati ultimi... comunque) mi hanno insegnato molto. Sono entrata in contatto con me stessa. Sono cresciuta. Ho vissuto intensamente ogni cosa. Insomma, tutti concetti che ho già abbondamente approfondito nelle più svariate circostanze, da pazza esaltata quale sono.
Ecco, uno degli insegnamenti che adesso vorrei tirar fuori dalla tasca come un coniglio dal cilindro, è che l'importante non è la meta, ma il viaggio. Cioè, avere degli scopi è fondamentale, delle idee, dei progetti... ma tapparsi il naso e non vivere nel frattempo è una vera e propria follia. Cazzo, alla fine cos'altro è la vita? Solo un viaggio. A volte neanche troppo lungo, neanche troppo divertente. Ma davvero niente di più.
Bell'insegnamento, direte voi (folta schiera di lettori fedeli - ASD), e quanto ti ci è voluto per arrivare a questa banalissima verità?
Beh, regà, calmatevi... io lo sapevo... ma non l'avevo mai capito né applicato. Basta guardare gli anni del mio liceo... in apnea. Mai più. La vità è il viaggio, quindi mai più.
Inoltre, sono davvero tante cose. Infinite cose. E' NORMALE che io abbia mille dubbi e non riesca a decidermi... scegliere ciò che una piccola parte di me vuole fare significa in pratica mandare affanculo tutte le altre, metterle a tacere... è una cosa mai facile.
Il futuro non si prospetta né buio né radioso... certo, mette paura. Ma è tutto nuovo ed eccitante, e non è giusto vedere solo il lato negativo... i cambiamenti spaventano, ma sono così... esaltanti! E il trascorrere del tempo spaventa, ma guardarsi crescere e vivere è così emozionante... (perfetto per un opuscolo di seconda mano a sfondo psicologico destinato ad un pubblico adolescenziale, eh? BONK)

Ho presentato la domanda dei test.
Ma non chiedetemi di decidere ORA tra LINGUE, ECONOMIA e SCIENZE POLITICHE.
Per favore.

take it as it comes

rimuginato da franz , giovedì 23 agosto 2007 16:14

time to live
time to lie
time to laugh
time to die

takes it easy, baby
take it as it comes
don't move too fast
and you want your love to last
ah, you've been movin' much too fast

time to walk
time to run
time to aim your arrows
at the sun

takes it easy, baby
take it as it comes
don't move too fast
and you want your love to last
ah, you've been movin' much too fast

go real slow
you like it more and more
take it as it comes
specialize in havin' fun

takes it easy, baby
take it as it comes
don't move too fast
when you want your love to last
ah, you've been movin' much too fast
movin' much too fast
movin' much too fast

[The Doors]


Hallo :)

rimuginato da franz , lunedì 20 agosto 2007 10:09

Sono tornata. Con alcuni (che dico, una montagna) di neuroni in meno, ma sono tornata.
Le disavventure ci sono state, ma assolutamente non gravi, se si esclude il mio meraviglioso wisdom tooth in basso a destra che sin dal primo giorno ad Amsterdam ha iniziato a spingere con tutte le sue forze per uscire, condizionando ogni istante della statosferica fattanza.
Ecco, per la fattanza ci vorrebbe un lungo lunghissimo interminabile discorso che sicuramente farò ma sicuramente non ora... anticipo il tutto dicendo solo che chi non si è mai fatto ad Amsterdam non si è mai fatto davvero.
TA DA DAAAAAAAA.
:P

Ho tenuto come sempre un diario... ma solitamente aggiornato intorno alle 2 di notte mentre Simi stava lì chino sul letto senza lenzuola cercando di avere la meglio sul cruciverba della settimana enigmistica... inoltre, è pieno di lacune. Soprattutto durante la nostra fantabulosa mitica esperienzosa permanenza al Vondelpark di Amsterdam... don't know why o.O
:P

Ok, la vacanza è stata una figata. Cioè, il mio spirito è rimasto quello giusto più meno per tutto il tempo, il che è davvero niente male.
Abbiamo conosciuto tantissime persone diverse provenienti da mondi diversi (dal punto di vista culturale ASD... i marziani al Vondelpark ancora non ci sono approdati!).
Poi sia Parigi che Amsterdam due città spettacolari...
Parigi come sempre dispersiva ma maestosa, abbiamo trovato un tempo assai strano... costantemente coperto da una fitta coltre di nubi, a volte ha fatto freddo per il vento, a volte ci siamo squagliati nell'immobilità dell'aria. Sinceramente, non credevo che i francesi fossero così socievoli... ironici... e arrapati. Queste sono cose che non impari quando parti in viaggio coi tuoi :P
Amsterdam l'ho amata quasi da subito... cioè, da quando ho capito che percorrendo un canale fino in fondo puoi comodamente tornare pressoché al punto di partenza in poco più di mezz'ora... ovvero che il concetto di cardo e decumano qui non ha mai sfiorato il cervello (strafatto ASD) di nessuno... Amsterdam è una città ovale, piena di musei e di parchi, dal sapore veneziano per i suggestivi canali, umidosa, con un cielo vivo, scolpito, sempre con qualche nuvola anche nella migliore delle occasioni (la guida diceva qualcosa come: "Ad Amsterdam le possibilità sono 3: o sta piovendo, o ha appena smesso di piovere, o sta per iniziare a piovere." GH verissimo...), tempo non variabile... lunatico, piuttosto! Per definire gli olandesi, userei una parola sola... INFORMALI. Nel bene e nel male... puoi trovare l'anziana signora che si sgola a richiamarti per rettificare un'informazione data qualche secondo prima, neanche sbagliata... oppure puoi trovare la cameriera simpatica di un coffee shop che ti dice con un largo sorriso senza mezzi termini che se non ordini qualcos'altro nel giro di qualche minuto. sempre con quel meraviglioso sorriso stampato in faccia, ti sbatterà fuori. Alé! Sì insomma informali a volte simpatici, a volte... come definire... maleducati. Forse. Boh.
Lì per lì mi sembrava un'intuizione buona, dire che sono informali... non ne sono più così sicura... ehm... passo :D

Abbiamo fatto mille foto... e ci siamo scazzati come previsto... la convivenza soprattutto con Simi si è rivelata più ardua del previsto... ma alla fine non è andata male.
Ci siamo tenuti compagnia a vicenda e poi diciamolo... CE LA SIAMO TAJATA!!! :P

Seguirà resoconto più dettagliato, in un secondo tempo... nel frattempo mi godo Roma così deserta e familiare... e scappo a fare una lavatrice infinita.

Au revoir

rimuginato da franz , mercoledì 8 agosto 2007 16:59

Domani si parte.

Tranquilli, prenderò tutto con filosofia... niente può mettere a tacere la mia fame di novità!
Sì sì, lo so... ci scazzeremo da matti... e il destino si accanirà su di noi, torneremo vivi per miracolo... sì, dovrò andarci per cavoli miei a caccia di occasioni nei peggio negozietti di cd... lo so, sentirò il bisogno di fuggire, e lo soddisferò... ma sono circondata da un'aura divina impossibile da dissipare.
Voglio sentirmi viva no-stop.
Voglio provare l'inimmaginabile.
Agire più che pensare.
Calpesterò l'asfalto incrociando gli sguardi di una fiumana di gente sconosciuta incomprensibile meravigliosa.
Manderò miliardi di cartoline, illudendomi di poter esprimere a parole un'emozione.

Tanto il viaggio è dentro di me.
Come sempre.
:)

Riferimenti sottili ad un post che forse non scriverò mai

rimuginato da franz , martedì 7 agosto 2007 14:27

In realtà non sono ancora pronta per scrivere questo post. Forse non lo sarò mai.

Ma ci sono ricordi troppo piacevoli da rievocare che, anche se costantemente e pazientemente lambiti dalle acque del tempo, conservano una loro unicità e importanza cruciale, sempre. Anche se la forma si modifica impercettibilmente con le maree, con il fluire degli eventi e dei pensieri, il loro spirito si mantiene vivo reale presente, sempre.
Posso dire di aver vissuto uno di quei momenti, quelli che si fanno ricordo prezioso. E lo conserverò sempre come un tesoro, una di quelle cose che si ripongono con cura in fondo ai cassetti per paura che vengano scoperte da occhi indiscreti, e che si ripescano di tanto in tanto... nei momenti difficili, in quelli tristi, o semplicemente quando si è in vena di rievocare il passato.
Un passato che con occhi nuovi è diventato presente.

Indefinibile.
La forma sembra cambiare costantemente, un pezzetto per volta, ma l'essenza rimane immutata.

Il ricordo è lì, in un cassetto in alto a sinistra nel mio cervello, o nel mio cuore, non so.

Pervasa da un sentimento mai provato.
Ho ritrovato il mio pezzo mancante.
Un sospiro, e un po' di pace, finalmente.

Assurdo come l'atto di prendere una decisione mi metta in crisi, e come invece una volta effettuata la scelta niente riesca più a mettermi paura... sarà che una volta deciso la frittata è fatta, il latte è versato, et similia? Bah. Un mistero degno di Lucarelli (attenta franz, stai sclerando! n.d.r. franz).

Giovedì a Fiumicino incontrerò il pisu (che, ho scoperto a Lisbona, è la pronuncia della parola piso, che in portoghese significa "piano", o anche - mi dicono alcuni - "appartamento". w o w :P), che, di ritorno da Madrid, potrà bearsi finalmente della mia testolina catarifrangente... per qualche secondo, prima di vedermi scomparire su un aereo per Paris... sì, esatto: ci diamo il cambio.
Ma già pregusto il momento del mio ritorno, che segnerà la fine (credo) delle separazioni vacanzifere di quest'estate... il piacere di rivedersi con mille cose da raccontare, e ritrovare con gli occhi ogni dettaglio a lungo sospirato.

Con te ora conoscersi:
ogni attimo è un'avventura,
ogni sguardo è un viaggio.
:)

Detto ciò, sono pronta per la partenza. Anzi, oserei dire che mai partenza fu più provvidenziale di questa... regà, me la squaglio!!! Finalmente LIBERA :)

. . .

di far danni fuori dall'Italia ... abitanti di Parigi ... di Amsterdam ... preparatevi a far fronte al disastro imminente!
:P

asd ---> sclero, è ufficiale

merci d'avoir enchanté ma vie :)

rimuginato da franz , domenica 5 agosto 2007 20:59

Questo è uno di quei post che inizio con la consapevolezza di non avere in mente niente di preciso da scrivere, ma con un'accozzaglia di emozioni dentro da far spavento.

Sono calda e arrossata dal sole di Anguillara.

Era tanto che non mi sentivo così confusa.
Non riesco a smettere di pensare. E i miei pensieri si intrecciano, si contorcono, si trasformano continuamente sotto il mio sguardo, tanto che non riesco quasi a ricordarne il punto di partenza.
Un unico groviglio di materia pensante dalla fronte corrugata.

Perdendo di vista la realtà.
Non voglio perdere di vista la realtà.

Sarò abbastanza forte?

Se piango non è perché sono triste, non è perché sono felice.
I ricordi fanno male.

La verità è che mi sento un'altra. Sono un'altra. Adesso sono una donna. E non l'avevo mai capito con tanta chiarezza come ora.

Se solo tu fossi qui, piccolo dolce amore.

In certi momenti come adesso mi sembra di piangere per tutte le persone che ho perso nella mia vita. E allora penso Ok. Piangi. Nessuna lacrima riporterà in vita i fantasmi, ma stringi forte gli occhi e pensa che respirare un respiro per volta, un respiro dopo l'altro, non è poi così difficile. Puoi farcela. Anche se cadi nel vuoto.

Non c'è niente di più bello meraviglioso e affascinante del cambiamento. Ma allora perché ho sempre addosso questa fottutissima paura? Paura di ogni cosa che respira?

Il problema è che non mi conosco abbastanza. O forse mi conosco troppo bene... e occulto con perizia maniacale ogni traccia che possa permettere a me stessa di smascherare me stessa. Di mettermi con le spalle al muro.

Il mio primo spasmodico impulso in momenti come questo è quello di cercare ossessivamente gli altri. Ma no. Invece no. L'istinto è forte. Ma io sono qui seduta e non muovo un muscolo, quasi non respiro. A braccia conserte. Sola con me stessa, annuso forte l'odore della mia solitudine, e quasi me ne compiaccio. Sono sola con me stessa. E non lascerò mai me stessa sola.

ma l'odio è un carburante nobile
e hai scoperto che non è così male
tradirsi con rispetto
perchè vivere è reale
ma vivere così
non somiglia a morire?

Quante volte ho cantato forte queste parole con gli occhi chiusi come se da ogni parola scandita con decisione dipendesse la mia vita (saggio Manuel - nessuno mi tocchi Manuel).

Piccolo pisu... ti sento per qualche momento e già tante cose tornano al loro posto.
Ma allora la magia esiste :)
Torna, e so che tutto andrà bene.
merci d'avoir enchanté ma vie

Jhonny mi ha appena detto che a Fiumicino ha incontrato ROBERT PLANT :O e per la partecipazione emotiva mi sono stretta i fianchi con le mani - dolllorreeee... me scottata dal sole! :P

Ma esiste qualcuno più lunatico di me? Sono una persona emotivamente instabile.
E i miei capelli possono provarlo.
ASD

Basta, sono stufa di pensare. Voglio agire. E se proprio devo tradirmi, allora sempre con rispetto. Non ho intenzione di mettermi all'angolo e denigrarmi, ma di sorreggermi sostenermi e difendermi a spada tratta in qualunque caso. OH.

Donna in rinascita. Sì :)

La più bella canzone della mia nostalgia di te

rimuginato da franz , sabato 4 agosto 2007 10:56

nuotando nell'aria
pelle
è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo
momento è la tua pelle ciò che sento
nuotando
nell'aria
odori dell'amore nella mente
dolente tremante ardente
il cuore domanda
cos'è che manca?
perchè si sente male
molto male
amando
amando
amandoti ancora

nel letto
aspetto ogni giorno un pezzo
di te
un grammo di gioia
del tuo sorriso
e non mi basta
nuotare nell'aria per immaginarti
se tu sapessi
che pena

e intanto
l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro

è certo un brivido
averti qui con me
in volo libero
sugli anni andati ormai
e non è facile
dovresti credermi
sentirti qui con me
perchè tu non ci sei
mi piacerebbe sai
sentirti piangere
anche una lacrima
per pochi attimi

mi piacerebbe sai
sentirti piangere
anche una lacrima
per pochi attimi
[Marlene Kuntz]

Pensieri per un pisello lontano che sta male e avrebbe tanto bisogno di coccole... appena torno e sei tornato campeggio... e tutti i piattoni di brodino che per questioni pratiche non ti ho potuto portare a lettuzzo... missing you.
Beijos frum Italì :P

Della serie "sono poco lunatica"

rimuginato da franz , venerdì 3 agosto 2007 20:14

Vabbé dai... alla fine dei conti non sono poi così male :P

Arancio disperazione, grazie

rimuginato da franz 15:19

Ecco, per me andare dal parrucchiere è una droga. Come le sigarette, le canne, la cioccolata. Quando sono in crisi, ho bisogno di una svolta, di un cambiamento radicale... o anche solo per schiarirmi le idee... vado dal parrucchiere. Anche se puntualmente rimango delusa, anche se proprio per questo motivo - la costante incapacità di realizzare un taglio o un colore qualsiasi anche solo di striscio come me lo immaginavo - ne scelgo uno diverso ogni volta.
'Sto giro ho chiesto i capelli rosso fuoco. Sì, la tinta per favore. Sì, su tutta la testa. Deve essere un rosso acceso, un rosso fuoco, un rosso punk... esatto PALESEMENTE finto, devono girarsi per strada a fissarmi e sgranare gli occhi.
Ho passato lì dentro due ore senza fine. Cioè, con una fine... disastrosa.
Toglietemi una curiosità... se uno chiede ROSSO significa che vuole ROSSO, giusto? Non ARANCIONE... non arancione acceso tipo Clementine in The eternal sunshine of the spotless mind. No?
Umpf. Sono DISPERATA.
Ho i capelli arancioni. Tipo quei giubbottini catarifrangenti che devi metterti quando scendi dalla macchina in autostrada. Arancione evidenziatore. Rosso Malpelo versione punk.
:(
Per il momento eviterò gli specchi, tipo vampira. Sperando di finire col piacermi. Sperando di evitare il totale tracollo psicologico (peraltro già iniziato).

Incredibile ma vero...

rimuginato da franz , giovedì 2 agosto 2007 18:10

... anche stavolta sono sopravvissuta all'annuale vacanzina in famiglia. Direi che tutto sommato non è andata male... se si eccettuano la carenza cronica di nicotina e le ossessive attenzioni del mostro - mio simpatico fratello di 11 anni :| - che ha decisamente dato il peggio di sé, regredendo per l'occasione fino all'età di 5 anni, è stato dispettoso e geloso all'inverosimile (uh uh chi mi ricorda?? ...ci sto ancora lavorando... datemi tempo :P).

Ho scritto un diario interminabile... che un giorno, se mai mi ritroverò a corto di modi pratici per consumare indegnamente il mio tempo libero, potrei postare qui sul blog... per il momento ce l'ha Valeriò. Già già, alla fine ci siamo davvero presi quel caffeuccio al volissimo... solo che il caffeuccio - dato che di caffé ancora grazie a dio non mi faccio - si è tramutato in una squisita pasteis de nata (tortina di pasta sfoglia e crema, tipica della cucina portoghese - SUBLIME) e al volissimo è equivalso ad un paio d'ore circa... ovvero tutto il tempo necessario per scambiarsi regaluzzi vari e squagliarsi di nostalgia sotto il sole cocente e impietoso di Lisbona...

Bella città, Lisboa. L'aggettivo che mi è ronzato in testa per tutto il viaggio è stato AZZURRA... perché è ventosa, il sole è caldo come quando in cielo non c'è traccia di nuvole, e poi l'azzurro del cielo, e l'azzurro dell'Atlantico... una splendida città, gradevolissima architettonicamente, con quel retrogusto un po' decadente, come se fosse cresciuta e sbocciata un po' fuori dal tempo, ai margini del mondo... provincialissima, e - udite udite! - i prezzi sono rimasti come prima dell'euro.

Di portoghese non ci ho capito davvero un accidente. L'inglese ormai posso affermare con certezza che sarei in grado di cavarmela in qualunque situazione... il francese lungi da me parlarlo, ma alla fine dei conti lo stretto necessario lo capisco e due tre parole ce la faccio a ricordarmele... il portoghese è INCOMPRENSIBILE. Per puro principio ho studiato tutta la vacanza sul vocabolarietto, con risultati apprezzabili... ma mi sembra muito difìcil... cioè, bom dia e obrigada ok... ma la pronuncia è impossibile. Ascoltando molto l'ho recepita come un misto tra spagnolo e francese, con, nel complesso, una sonorità un po' più dura, grezza... non so. Boh... non sono una linguista (ancora, ASD).

I primi tre giorni siamo stati a Lisboa, il resto del tempo invece in un appartamento all'ultimo piano di una villetta deliziosa, dotata di piscina e immersa nel verde di una pineta immensa (molto Blair Witch Project, soprattutto col buio...), tra Fanhais e Calhau, due paesini-sputo attaccati a Nazarè, località di mare che si affaccia sull'Atlantico con una spiaggia sterminata e battuta ferocemente dal vento, a poco meno di un centinaio di chilometri a nord di Lisboa. Da lì ci siamo mossi ogni giorno con una macchina presa a nolo per visitare i ditorni... mille piccoli e graziosi paesini dell'Estremadura, quasi tutti dotati di castello (alcuni, come Obidos, persino di mura medievali) e chiese in stile gotico-manuelino e romanico... spettacolari i chiostri.
Insomma una bella vacanza, come piace a me: turismo interessato (non assatanato) senza orologio e senza obblighi di nessun tipo... in spiaggia molto poco. Ho fatto il bagno nell'oceano però!!! Indimenticabile, credo il più bel bagno della mia vita. Acqua GE LLA TTA che a tenerci dentro i piedi dopo un po' non te li senti più... un tuffo e ogni centimetro del tuo corpo viene trafitto da infinite punte di spillo... il freddo ti toglie il fiato. Niente più di un tuffo e qualche minuto nell'acqua, eppure ne esci e ti senti POSSENTE. Lo so, sò scema :P

In vacanza ho letto New Moon, che è il seguito di Twilight (lo so, LO SO... però mi ha presa!! E poi quando si parla di vampiri... proprio non so resistere, è una fissa), Sarah di J. T. Leroy (che mi è piaciuto un sacco... mi è piaciuto lo stile... deciso e dolce, concreto e visionario... mo vado a comprarmi Ingannevole è il cuore più di ogni cosa così me lo leggo nel viaggio numero due :P) e poi ho iniziato Il volo delle cicogne di Jean-Christophe Grangé (l'autore de I fiumi di porpora... non proprio il mio genere, me l'ha prestato Valeriò, ma fin qui - pg 95 - è abbastanza interessante...).

Questa settimana devo fare mille cose pratiche per la partenza... controllare le prenotazioni dei voli e degli ostelli, stilare un preventivo realistico (che preveda digiuno e shopping feroce :P) per il viaggio e andare a fare la poste pay...
Poi devo anche - e questa è proprio una postilla irrilevante - decidere cosa fare del mio futuro.
Il problema - finalmente l'ho capito - è che è arrivato il momento di scegliere davvero cosa fare nella vita.
Scegliere comporta rinunciare a qualcosa. Ed io mi sento potenzialmente tante cose diverse nello stesso secondo e quasi con la stessa intensità (sono eclettica e geniale :P), quindi scegliere per me è particolarmente doloroso.
Mi sento con l'acqua alla gola.
Ci penso anche quando non ci penso.
Prima di partire devo avere le idee chiare, almeno sui test da provare... è qualcosa che devo a me stessa... soprattutto dopo il mio ultimo atto supremo di autodistruzione - il mio esame di maturità (sì sì lo so... non ne ho ancora parlato. Quando avrò elaborato e superato completamente il trauma - probabilmente mai - mi scucirò la bocca... vi basti sapere - ASD come se avessi un chissà quanto nutrito pubblico a cui rivolgermi gh gh - che sono uscita con 87. E ho rosicato abbbbestia. Perché ho sostenuto un esame da 87, ma non era assolutamente il voto che mi meritavo - a mio giudizio, naturalmente. Come sempre, insomma).

Detto questo basta, ho parlato pure troppo.

Però. Che bello essere a casa. Dormire nel mio letto.

feriados !!!

rimuginato da franz , venerdì 20 luglio 2007 15:39

Faccio tutto su, baracca e burattini!
Domattina prestissimo il volo per il Portagallo... speravo di trovare posto su un piccione viaggiatore ma alla fine ci siamo dovuti accontentare di un banalissimo volo di linea... mi hanno detto che per i piccioni bisogna muoversi con laaargo anticipo :P

Aria diversa :)

Mi mancherai un sacco pise'... ma tanto ci si vede a Lisbona... troppo figo dire "Ci si vede a Lisbona"... cioè, tipo "Dove vi beccate?" "Ma sì ci prendiamo al volissimo un caffeuccio a Lisbona" ... ASD

Ho comprato un quadernetto perfetto come diario, da brava grafomane.

Penserò a rotella al futuro, già lo so.
Scienze politiche, Economia, Lingue, Medicina? Oggettivamente, credo che tenterò una di queste... cioè probably le tenterò tutte, poi scoprirò di non risultare idonea a nulla e finirò a Villa Mirafiori in mezzo alle margheritine, baciata dal sole a braccetto coi filosofi... un po' Filosofia mi tenta... sì, insomma, quella facoltà assolutamente non professionalizzante, che tipo polverina magica esalta e valorizza le tue capacità, in altre parole ti insegna a pensare... poi, se hai abbastanza fantasia riesci anche ad inventartelo, un lavoro. Però... sarebbe figo. Ahimé, se vivessi nel mondo dei pony :P

E mi aspettano 12 giorni a stretto contatto con la mia meravigliosa ed isterica famiglia... SENZA SIGARETTE :|

Ciao a tutti, vi saluto l'oceano :)

tutto fatto di niente

rimuginato da franz , mercoledì 18 luglio 2007 10:26

e non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare

[marlene kuntz]

Presto avrò le parole che cerco.
Di un fallimento - uno al giorno.
Di giustificazione, stare a dirmi che non è così - ma non c'è niente che possa dimostrarlo.
L'insistenza pesante.
Crogiolarsi senza soluzione di continuità nello scherno, in mezzo agli sputi.
Sempre gli stessi sogni - incubi. E apro gli occhi perché ho supplicato di riuscire a farlo, ci ho messo ogni grammo di energia. Ma non so cosa sia peggio, il mio incubo o la realtà.

Non va tutto male. Sono io che sono fatta male. Sono sbagliata. Ehi ehi date un'occhiatina qui... c'è stato un errore di programmazione.

Adesso farò finta di non esistere. Farò finta di non essere completamente incapace di prendere decisioni, di scegliere. Di ficcarmi bene in testa che la vita è questo, non c'è altro, non c'è un cazzo d'altro da capire.

Tutto intorno si muove ed io me ne resto qui seduta col culo al gelo e la testa fra le mani. Se solo alzassi gli occhi da terra.

Vorrei poter dire che mi basta questo.
Che mi basta un fallimento al giorno. Che me lo merito. Che è il karma, che è giusto così. E sicuramente un po' nel mio intimo ci credo sul serio... o altrimenti non.
Però, cazzo. Cazzo.

Voglio sentirmi parte del mondo. Non ce la faccio più a remare contro.
Perché non sono nata più stupida, più superficiale? Magari a quest'ora la più grande preoccupazione che potrebbe attraversarmi il cervello sarebbe quale paio di jeans, diesel o calvin klein? (aggiungo che per dire una cosa del genere oltre ad essere più stupida e superficiale dovrei anche essere impaccata di soldi - cosa che, anche essendo intelligente e profonda... ecco, insomma... sarebbe mica male :P).

Vorrei essere una musica. Anzi, tutta la musica, a seconda dell'umore.
Senza un pensiero che sia uno, senza un fine che sia uno.
Senza scelte. Solo emozione che trabocca.
Solo il trasporto di un istante cristallizzato nell'eternità di un battito d'ali - accidenti basta con la metafisica.
OH.

In realtà, vorrei che gli altri - tutti - mi vedessero come sono davvero. Così la smetterei di sdoppiarmi, di essere quella me che il più delle volte mi fa schifo, solo per tutte le stramaledette gabbie da me personalmente fabbricate in elegante ferro battuto per tenermi rinchiusa e infelice ogni volta che (non) lo voglio.
Sono un'inetta incapace di essere parte della società - Svevo reigns.

Mi rifiuto anche solo di rileggerlo questo post insensato stupido vago che non centra affatto il punto ma ci gira intorno con incredibile maestria, e dissimula perfettamente il disagio profondo inestinguibile radicato dell'esistenza.
Della mia.

E' come in un fiume lo vedi o no?

rimuginato da franz , martedì 17 luglio 2007 16:54

Tante lacrime qui nella testa non riescono ad uscire.
Imploderò.
Come posso vivere a testa in giù?
Senza respirare?

ti giro intorno

rimuginato da franz , domenica 15 luglio 2007 12:04

Appena alzata come un sole spento.

bastano i prodigi che tu sei
contano i sapori che mi dai
io ti giro intorno e ingoio fremiti
io ti giro intorno senza limiti

[marlene kuntz]

s o n o q u i e t i a d o r o c o m p l e t a m e n t e

La mia adorazione per te deve farmi uscire dal baratro.
So che è sbagliato, ma mi ci aggrappo con tutte le mie forze, e grido Ape regina per trovare la potenza: ho gli occhi chiusi e supplico di riuscire a trasformarmi in qualcos'altro... stavolta magari come mi vorrei.

Finché non vedrò la fine. Di questo discorso. Che non finisce.

Trovami un modo semplice per uscirne

rimuginato da franz , sabato 14 luglio 2007 16:31

Mi è calata la voce... ho fumato troppo negli ultimi giorni, e urlato troppo al concerto dei Marlene Kuntz ieri sera.

Non posso descrivermi adesso.
Che qualcun altro dica a voce alta quello che quasi non ho il coraggio di dire a me stessa.

Trovami un modo semplice per uscirne

Non cresci più, a tratti è normale,
Non si arrende più, il mio cuore
Cosa ti resta?
Il folle ride, penso a lei
Accorgersi di vivere nell’estasi
Cose che accadono qui
Il paradiso, è lei e non ho più rocce leggere ormai
My mind
Come puoi vivere a testa in giù
Come puoi vivere a testa in giù
Veglia in un sogno
Il paradiso è lei e non c’è più luce, per guardarci ormai
Cieca, il buio sole disinfesta
Gli alberi cadono al suolo
Riuscirò, se mi tiri giù, non riuscirò
Non respiri più, non riuscirò
Non riuscirò…
Come puoi vivere a testa in giù
Come puoi vivere a testa in giù

[Verdena]


Ho fatto

rimuginato da franz , domenica 8 luglio 2007 13:02

1. Ho offerto da bere a tutti in un bar 2. Ho nuotato insieme ai delfini 3. Ho scalato una montagna (un vulcano, anzi due… una montagna no :P) 4. Ho guidato una Ferrari 5. Sono stata all'interno della Grande Piramide 6. Ho tenuto in mano una tarantola 7. Ho fatto il bagno nuda nel mare (nel lago va bene lo stesso? :P) 8. Ho detto ti amo credendoci 9. Ho abbracciato un albero 10. Ho fatto uno strip-tease 11. Ho fatto bungee jumping 12. Sono stata a Parigi 14.Ho passato la notte sveglia fino a vedere l'alba 15. Ho visto l'aurora boreale 16. Ho cambiato pannolini a un bambino 17. Sono salita a piedi sulla cima della Torre di Pisa (no, purtroppo era chiusa… però i campanili di Firenze e Siena tutti fino in fondo!!) 18. Ho coltivato e mangiato verdure del mio orto 19. Ho toccato un iceberg 20. Ho dormito sotto le stelle 21. Sono stata su una mongolfiera 22. Ho visto una pioggia di meteoriti (no, ma tantissime stelle cadenti…) 23. Mi sono ubriacata 24. Ho fumato erba 25. Ho guardato le stelle con un telescopio 26. Mi è venuta la ridarella in un momento inopportuno (ASD, avrebbero dovuto scrivere "NON mi è venuta la ridarella in un momento in opportuno"… sarebbe stato più… inusuale) 27. Ho fatto sesso 28. Ho scommesso e vinto ai cavalli (solo con Bukowski :P) 29. Mi sono finta malata pur non essendolo 31. Ho fatto battaglie con palle di neve 32. Mi sono fotocopiata il culo in ufficio 33. Ho gridato con tutta la mia forza solo per il gusto di farlo (con Pigi e Vavu in macchina è la regola, ASD) 34. Ho tenuto in braccio un agnellino (no, ma ho tenuto al collo un serpente… mi sa che non c’entra niente!!) 35. Ho messo in atto una fantasia erotica pensata a lungo 36. Ho fatto un bagno romantico a lume di candela (senza le candele ma molto romantico…) 37. Ho fatto una doccia con acqua gelata 38. Mi sono messa a parlare con un mendicante 39. Ho visto un'eclisse totale 40. Ho preso il sole in topless (LOL, io sempre!!) 41. Sono stata su un roller coaster 42. Ho compiuto una home run 43. Ho ballato come una matta fregandomene degli altri (sempre… idem per il cantare a squarciagola nelle situazioni più disparate!) 44. Ho parlato con accento straniero per un giorno intero 45. Ho visitato il luogo d'origine dei miei antenati 46. Almeno una volta nella mia vita mi sono sentita felice (tante volte…) 47. Ho visitato tutti gli Stati dell'America 48. Amo il mio lavoro in ogni suo aspetto 49. Ho confortato qualcuno che è stato smerdato di brutto 50. Ho vinto alla lotteria 51. Ho ballato con estranei in paesi stranieri (non in paesi stranieri… ma spero di rimediare con la vacanza di quest’estate...) 52. Ho visto le balene 53. Ho masturbato altre persone 54. Ho rubato o danneggiato cartelli stradali (cartelli stradali no… :P) 55. Sono stata rispedita in Europa all'arrivo in USA 56. Ho fatto un viaggio da sola (no, ma voglio farlo troppo… magari in Islanda!) 57. Ho fatto alpinismo 58. Ho mentito a qualcuno 59. Ho fatto una passeggiata notturna sulla spiaggia 60. Ho fatto parapendio 61. Sono stata in America 62. Ho avuto il cuore spezzato più a lungo di quanto sia stata innamorata (azz questa sì che è difficile… mumble mumble...) 63. Al ristorante mi sono seduta a mangiare con estranei 64. Sono stata in Giappone (uno dei viaggi che sogno…) 65. Scrivo il mio peso 66. Ho munto una mucca 67. Sistemo i CD in ordine alfabetico (of course, solo chi ne ha pochi non riesce a concepire una cosa del genere!) 68. Ho sognato di essere un supereroe da fumetto 70. Sono stata a letto un giorno intero 71. Ho fatto immersioni subacquee 72. Ho sognato di essere invisibile 73. Ho fatto l'amore con qualcuno senza desiderarlo 74. Ho baciato sotto la pioggia76. Ho giocato sotto la pioggia 77. Sono stato in un drive-in 78. Ho fatto qualcosa di cui pentirmi senza però pentirmi d'averlo fatto :D 80. Ho scoperto che qualcuno ha scoperto il mio blog 81. Ho rotto una finestra o un vetro 82. Ho iniziato un business 83. Mi sono sempre innamorata ricambiato (seeeeeeeeee! ma in che vita?!!) 85. Ho fatto un corso di arti marziali (se il tai-chi vale allora sì) 84. Ho visto siti antichi 86. Ho ascoltato la stessa canzone per più di 6 ore (avoja, e anche di più!) 87. Sono stata sposata 88. Sono stata in un film (alle medie sono stata in gita Gubbio e ho fatto parte della folla in una serie televisiva non ricordo quale… WOW :) 89. Ho rovinato una festa 90. Ho pianto vedendo un film (io piango SEMPRE, spesso per cazzate… è che mi immedesimo all’inverosimile…) 91. Ho amato qualcuno che non lo meritava 92. Sono stata baciata appassionatamente da provare le vertigini :D 93. Ho divorziato 94. Ho fatto sesso in ufficio 95. Ho fatto sesso in ascensore 96. Mi sono astenuta dal sesso (qualsiasi tipo) per oltre 10 giorni 97. Ho cucinato biscotti 99. Sono stata in gondola a Venezia 100. Mi è venuta la pelle d'oca sentendo la lingua di un'altra persona 101. Ho almeno un tattoo 102. Ho almeno un piercing 103. Sono scesa in canoa sullo Snake River (rafting sul torrente Noce fa lo stesso? :D) 104. Sono stata in uno studio tv come pubblico (alle medie, ho fatto parte del pubblico del TG Ragazzi… insieme a Vavu e Simonem :) ) 105. Ho ricevuto fiori 106. Mi sono masturbata in luogo pubblico 107. Mi sono ubriacata senza ricordare più niente (diciamo ricordando qualcosina… ina ina) 108. Ho avuto dipendenze da droghe (da svariate… teina e cioccolato in primis LOL) 109. Ho suonato in pubblico 110. Sono andata a giocare a Las Vegas 111. Ho mangiato pescecane 112. Ho inciso musica (no, ma troppe volte avrei voluto…) 113. Sono stata in Thailandia 114. Ho comprato una casa 115. Sono stata in zona di guerra 116. Sono stata in crociera 117. Mi sono depilata il pube 118. Parlo più di una lingua (anche se male, vale lo stesso?) 119. Mi sono fatta bendare 120. Sono stata coinvolta in una rissa 121. Ho emesso assegni a vuoto 122. Ho assistito al Rocky Horror Picture Show 123. Ho cresciuto bambini 124. Di recente ho comprato e ho giocato con qualcosa d'infantile 125. Ho seguito l'intero tour di un gruppo (no, e per gli After e Tori avrei davvero troppo voluto farlo… problema de dinero, sigh) 126. Sono stata una groupie 127. Ho partecipato a uno Spring Break 128. Ho girato in bici in un paese straniero (spero che lo faremo ad Amsterdam :) ) 129. Ho scoperto qualcosa d'importante sui miei antenati 130. Ho scritto al Governatore del mio Stato 131. Ho traslocato e iniziato vita in un'altra città (troppe volte vorrei farlo…) 132. Sono stata sul Golden Gate Bridge 133. Avrei voluto essere in un telefilm (Dawson’s Creek, tutta la vita… lo so lo so… ma le ossessioni infantili sono difficili da dimenticare) 134. Ho cantato in macchina per almeno 20 miglia (solo?! :P) 135. Ho abortito 136. Ho subito un intervento di chirurgia plastica 137. Sono sopravvissuta a un incidente stradale 138. Ho scritto articoli per giornali (della scuola immagino non conti…) 139 Ho fatto diete (eh eh eh) 140. Ho pilotato aerei 141. Ho accarezzato animali di cui ho paura 142. Ho avuto rapporti omosessuali (no, ma è tra i miei propositi a lungo termine) 143. Ho fatto innamorare ma senza poter ricambiare 144. Ho fatto nascere un animale 145. Sono stata licenziata 146. Ho vinto soldi a un tv show 147. Mi sono rotta qualche osso (mai… ma da piccolissima ho portato il gesso per una lussazione congenita all’anca destra…) 148. Ho ucciso animali (formiche, zanzare, moscerini… su questa linea) 149. Ho ucciso esseri umani 150. Sono stata in Africa 151. Ho guidato una moto (immagino che il mio meraviglioso liberty S 125 non sia annoverabile tra le moto…) 152. Ho guidato un trattore 153. Ho dei piercings all'infuori delle orecchie 154. Ho sparato con armi da fuoco 155. Ho mangiato funghi trovati nel bosco (raccolti da mio zio che è espertissimo…) 157. Ho subito operazioni chirurgiche (mi hanno tolto due nei e messo i punti… e un giorno, non so quando ma sicuramente accadrà, dovrò operarmi all’anca... quindi che rispondo, sì o no? :P) 158. Ho fatto sesso su un treno 159. Ho fatto l'autostop 160. Ho avuto un serpente come animale domestico (era il mio sogno da bambina…) 161. Ho dormito per tutta la durata di un volo aereo 162. Ho visto più paesi stranieri che non stati americani 163. Sono stata in tutti i continenti 164. Ho viaggiato in canoa per più di due giorni 165. Ho fatto sci nautico 166. Ho mangiato carne di kanguro (no e non lo farò mai… magiare Bambi e Spirit mi è bastato, NEVER AGAIN) 167. Ho mangiato sushi (sì e lo adoro) 168. Ho avuto rapporti sessuali o anche solo petting all'aperto 169. Ho preso a pugni qualcuno (Pigi sempre… ma per scherzo :P) 170. Ho avuto relazioni della durata di oltre un anno 171. Ho fatto cambiare idea a qualcuno su qualcosa172. Ho cambiato idea su qualcosa o su qualcuno 173. Ho fatto licenziare qualcuno 174. Ho subito molestie sessuali (non gravi… cioè, sull’autobus... però brutto, me lo ricorderò sempre) 175. Mi sono lanciata col paracadute (lo voglio fareeeeee!!!!) 176. Ho mangiato scarafaggi o insetti (da piccola mangiavo le formiche) 177. Ho mangiato pomodori verdi fritti (no ma il film era figo :P) 178. Ho letto Omero 179. Ho rubato al ristorante 180. Ho rubato al supermarket 181. Ho chiesto scusa molto tempo dopo (a volte sono troppo orgogliosa… ma molto molto tempo dopo mai… è dannatamente importante saper chiedere scusa) 182. Sono stata eletta capoclasse almeno una volta (rappresentante di classe, una volta… che vuol dire capoclasse? o.O) 183. Ho riparato da sola il mio computer (boh... no) 184. Sono stata DJ 185. Sono stata in vacanza a Montecarlo 186. Ho barato al gioco 187. Sono stata arrestato 188. Ho bigiato la scuola 189. Mi sono masturbata insieme ad un'altra persona 190. Ho comprato scarpe e vestiti ad un mercatino rionale 191. Ho vomitato in luogo pubblico 192. Ho venduto qualcosa ad un estraneo 193. Ho comunicato con qualcuno non conoscendo la sua lingua (quando a Parigi sono andata da Abraxas per il piercing ho parlato con una ragazza francese che se l’era appena fatto… non lo conosco il francese, né lei l’italiano… linguaggio universale dai gesti :P) 194. Ho rubato la saponetta dall'albergo 195. Ho bucato le ruote di una macchina o strisciato la carrozzeria 196. Ho pisciato all'aperto (è una cosa che adoro!!) 197. Ho ruttato davanti ad altre persone 198. Ho copiato un compito in classe 30. Ho invitato uno sconosciuto a casa mia 69. Ho cantato in un karaoke bar (una volta dovevo cantare Acida dei Prozac + nello spettacolo di un villaggio turistico in Puglia… ma ho pisciato all’ultimo! :P) 75. Ho giocato nel fango 79. Ho visto la Muraglia Cinese 98. Ho vinto un concorso di bellezza 199. Ho fatto sesso al primo appuntamento 200. Sono svenuta 201. Ho visto una tempesta marina

Lucciole

rimuginato da franz , venerdì 6 luglio 2007 19:31

Quand'ero piccola d'estate con mia cugina restavo a dormire da lei nella casa in mezzo al bosco catturavamo lucciole di notte e le rinchiudevamo in un vasetto.
Lucciole ronzanti nel buio.

Esprimevo un desiderio.

Da tanto, il mio desiderio è sempre lo stesso.

just a perfect day

rimuginato da franz , martedì 3 luglio 2007 14:03

you made me forget myself
i thought i was someone else
someone good


Non ci sono più parole.
Ed è bello sentirsi così, come se le parole non esistessero, come se non fossero mai esistite, come se non ce ne fosse bisogno.

(A questo punto stacchetto musicale e inizia in sordina l'Inno al silenzio... scritto tempo fa un po' su commissione, un po' per un pensiero al buon vecchio trombone Carducci col suo Inno a Satana... un po' per divertimento, insomma sì, tanto per fare. Tanto per fare.)

Perché il silenzio è d’oro

Perché chi tace acconsente, e i sì mi piacciono più dei no

Perché a volte le parole sono superflue, e le cose superflue mi infastidiscono

Perché gli occhi da soli sanno comunicare con un’eloquenza e una passione disarmanti

Perché le parole non dette possono essere le più dolci e sì, anche le più aspre, ma nel bene e nel male arrivano sempre dritte al cuore

Perché quando sei circondato da persone che ti conoscono il silenzio non è solitudine ma comunione, non è barriera ma condivisione

Perché le parole muovono le masse, ma i silenzi goccia dopo goccia scalfiscono la pietra

Perché le mani innamorate sanno accarezzare il cuore con più trasporto di molti ti amo

Perché un silenzio prolungato lascia spazio all’immaginazione: può essere assenza di suoni ma anche musica, parole, ogni rumore del mondo in divenire, amplificato all’ennesima potenza

Perché è il vuoto più vuoto, ma anche la pienezza più piena

Perché, diciamocelo, un bel silenzio al punto giusto è corroborante, confortante, rilassante

Perché è la calma prima della tempesta, e la calma dopo la tempesta

Perché a volte benigni parla davvero, davvero troppo


Io. Straripante di mille cose diverse, che non so per quanto ancora gli argini reggeranno.
E mi piace. Mi piace da impazzire.

Che. Tu. Ci sia.
:)