Mi sa che alla fine l'ho scritto

rimuginato da franz , sabato 25 agosto 2007 14:24

Vorrei tanto scrivere un post.
Sul fatto che alla fine ho presentato la domanda per i test di ammissione a LINGUE E COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE, ECONOMIA e SCIENZE POLITICHE.
Sì, l'ho fatto. Ho pagato i bollettini ieri mattina alla banca a piazza della Balduina.
L'ho fatto.
Si potrebbe dire, una scelta in meno. Ma mi sembra che qui le scelte (cruciali, perdipiù) non finiscano mai, ma piuttosto si alimentino in un circolo vizioso senza fine.
Tutta la stramaledetta vita è una continua stramaledetta scelta/rinuncia dietro l'altra.
L'unica scelta - seppur sofferta, come o forse più di tutte le altre - di cui mi sento sicura - ma mica poi tanto - è quella di rinunciare a qualunque facoltà che comporti da parte mia un sacrificio che non sono sicura di voler fare, per una vocazione che non ho, per una meta da raggiungere solo per il gusto di raggiungere una Meta.
Le numerose vicessitudini degli ultimi mesi (anche se ormai dovrei aggiornarmi, il tempo è passato ed i mesi a cui mi riferisco forse non vanno più chiamati ultimi... comunque) mi hanno insegnato molto. Sono entrata in contatto con me stessa. Sono cresciuta. Ho vissuto intensamente ogni cosa. Insomma, tutti concetti che ho già abbondamente approfondito nelle più svariate circostanze, da pazza esaltata quale sono.
Ecco, uno degli insegnamenti che adesso vorrei tirar fuori dalla tasca come un coniglio dal cilindro, è che l'importante non è la meta, ma il viaggio. Cioè, avere degli scopi è fondamentale, delle idee, dei progetti... ma tapparsi il naso e non vivere nel frattempo è una vera e propria follia. Cazzo, alla fine cos'altro è la vita? Solo un viaggio. A volte neanche troppo lungo, neanche troppo divertente. Ma davvero niente di più.
Bell'insegnamento, direte voi (folta schiera di lettori fedeli - ASD), e quanto ti ci è voluto per arrivare a questa banalissima verità?
Beh, regà, calmatevi... io lo sapevo... ma non l'avevo mai capito né applicato. Basta guardare gli anni del mio liceo... in apnea. Mai più. La vità è il viaggio, quindi mai più.
Inoltre, sono davvero tante cose. Infinite cose. E' NORMALE che io abbia mille dubbi e non riesca a decidermi... scegliere ciò che una piccola parte di me vuole fare significa in pratica mandare affanculo tutte le altre, metterle a tacere... è una cosa mai facile.
Il futuro non si prospetta né buio né radioso... certo, mette paura. Ma è tutto nuovo ed eccitante, e non è giusto vedere solo il lato negativo... i cambiamenti spaventano, ma sono così... esaltanti! E il trascorrere del tempo spaventa, ma guardarsi crescere e vivere è così emozionante... (perfetto per un opuscolo di seconda mano a sfondo psicologico destinato ad un pubblico adolescenziale, eh? BONK)

Ho presentato la domanda dei test.
Ma non chiedetemi di decidere ORA tra LINGUE, ECONOMIA e SCIENZE POLITICHE.
Per favore.

2 Response to "Mi sa che alla fine l'ho scritto"

Anonimo Says:

Allora, come meta da raggiungere, ti cosiglierei quella di MINISTRO DEL TESORO DELLA CONFEDERAZIONE ELVETICA.
Mi pare chiaro, no?

franz Says:

ASD
come ho potuto non pensarci?!
per fortuna che ci sei tu :)
:*