Sæglópur

rimuginato da franz , martedì 29 aprile 2008 11:44

E anche Roma cadde in mano nemica.

Ma in tutto questo il vero problema è
che credo di amarti.
E mi manchi che mi sento vuota da non riuscire a respirare, a pensare.
Ma non posso farci niente, non ho voce in capitolo.
Non mi resta che aspettare, forse aspettare per niente.
Cercando di sentire meno la nostalgia, nei modi più strani.

Njosnavelin

rimuginato da franz , venerdì 25 aprile 2008 20:56

C'è questa canzone, dalla soundtrack di Vanilla sky, che si chiama The nothing song ed è dei Sigur Rós. Questa canzone mi entra dentro. Crea una magia. Mi riempie di malinconia, ma in un certo senso mi dà stabilità. E mi manca il respiro, a volte piango, eppure proprio non riesco a toglierla, a cambiare canzone. Una magia.

Ah, e poi, dato che ho passato l'ultima settimana tappata in casa a guardare film, beh adesso amo lo zio Frank, quello di Hellraiser. Roba da rewind. E rewind. E rewind. Una cosa del genere non mi capitava dall'età di 13 anni, credo. Una cotta così intensa per il personaggio di un film. Un po' mi amo per questo, lo confesso :P
Inoltre, dopo Tucker e Peggy Sue si è sposata, sono ormai convinta del fatto che Francis Ford Coppola in fondo in fondo (ma neanche troppo in fondo) sia un vero romanticone, come me. Che tesoro amoroso!

Ah, e poi, ho cercato di pensare a qualcosa che ora potrebbe rendermi felice: lavorare coi serpenti. Non ho ancora la più pallida idea di come attuare tale progetto, ma mi piacerebbe da impazzire. Anche un negozio. Pitoni, tarantole. Iguane. Cose così.
Sennò.
Dopo la laurea me ne vado a fare la gelataia in Germania. Mentre scrivo un romanzo meraviglioso profondo poetico toccante originale vero un po' folle, futuro bestseller di fama mondiale. Sì, ecco, è deciso.

Mi sono asciugata i capelli col diffusore, proprio così come li ho naturalmente: ricci.
Sia ciò che deve essere.

rimuginato da franz , martedì 22 aprile 2008 21:02

Piccola franz.
Rassegnati per favore.
Accetta, e rinuncia.
Trova la forza di fare qualche passo indietro. Di staccarti.
E smettila di piangere, cazzo.
Nessuno ti salverà. Nessuno può.
Un bel respiro. E scollati da qua, c'è America oggi su Iris.
Un bel respiro profondo.

Distorscion

rimuginato da franz , giovedì 17 aprile 2008 15:18

Distorsione della caviglia destra.
Torno dal Madison, ennesimo cinema da sola, Tutta la vita davanti (che mi è anche piaciuto), linea B fino a Termini, linea A uscita metro Ottaviano. Arrivata al parcheggio motorini scendo il gradino, baldanzosa e sicura di me. Oscurità quasi totale, lampioni inesistenti, o in ogni caso irrilevanti. Non sto pensando ad un cazzo.
Ho ancora l'i-pod in mano, ci sto avvolgendo le cuffiette intorno, una mano che già fruga nella borsa in cerca del portachiavi peloso di Stitch. Il percorso del mio piede destro dal gradino al marciapiede sembra infinito. Atteraggio disastroso in una buca infame dal fondo terroso di cui ignoravo l'esistenza.
Dolore fottuto. Fottutissimo. Non respiro.
Appena riesco a riprendere aria tiro giù una lunga serie di moccoli dalla banalità sconcertante, ma molto sentiti. Che vengono dritti dal cuore.
Rantolo.
Dei passanti, non uno che si fermi. Anche solo per chiedere se sono viva. Se ho bisogno d'aiuto. Drogata, o non so, qualcosa di simile. Le solite pacate disillusioni. Insomma, fossi morta probabilmente il mio cadavere sarebbe ancora lì, tra il mio Liberty e una Honda rossa imponente parcheggiata da cani. O forse no. Magari di fronte alla puzza qualcuno avrebbe alzato il culo.
Ritorno a casa in motorino come fuori di me, tra un urlaccio e l'altro, la gamba penzoloni. Il dolore non esiste. Seee. Magari.
Oggi visita medica e lastra al collo del piede. Umore indeciso. Potevo rompermi qualcosa, il che avrebbe comportato minimo un mese di gesso e immobilità. Invece devo soltanto tapparmi in casa per la prossima settimana e tenermi il tutore (che peraltro mi slarga la Etnies destra, fanculo) per i prossimi 21 giorni. Poteva andare meglio, ma poteva andare anche molto peggio di così.
Comunque, ovviamente, a puttane un po' tutto, tipo il progetto di fare baldoria questo week-end, tipo andare a ballare/sbronzarmi/essere l'altra me. La danza del ventre... sì insomma, tanto è solo quasi l'unica cosa che riesce a mettermi di buonumore, in questo periodo, quindi chissenefrega se la smetto per un mese, no? O che ne so, anche solo andarmene al cinema oggi. Domani, dopodomani. Ammazzare il tempo.
Voglio dire. C'è Valentina. Un pizzico di felicità riflessa, da lontano. E basta. Non so nemmeno se sono single. Evidentemente saperlo è qualcosa che va oltre la mia portata, in questo momento.
Quello che so è che sono sola. Non esisto. E non c'è scampo, non c'è via d'uscita. Devo starci. E' così, ed è così che deve essere. Guarderò mezza tonnellata di film dal divano di casa. Leggerò per non pensare. Cercherò di studiare.
Sempre con questo costante profondo radicato senso di inevitabilità. Questa pacata silenziosa disperazione. Che niente ha un senso, e sono sola. E va bene così. Fine.

vampire

rimuginato da franz , giovedì 10 aprile 2008 14:50

Periodo strano. Bisogno di tutti e di nessuno.
Il progetto di ristrutturazione di me stessa si è un po' arenato... mi sono ingozzata, ubriacata e ho pure fumato la prima sigaretta dopo mesi... santo cielo. Cerco di trattenermi in ogni modo, ma quando vedo del cioccolato letteralmente sragiono.
E cerco le persone, sempre. Tengo banco, sermoni, orazioni intere. Ascolto, consolo, consiglio con la consueta saggezza che sono in grado di riservare così bene agli altri, e meno bene a me stessa.
E' uno di quei periodi in cui vivo per vivere tante vite. Me all'università, me con gli amici, me nell'intimità, me in mezzo agli sconosciuti. Tante me. Nessuna è quella vera, nel senso che tutte sono vere.
Uno di quei periodi in cui potrei guardare film uno dopo l'altro. Mi ci sento dentro, vorrei esserci dentro. E vorrei capire cosa fare della mia vita. Deve esserci qualcosa per me... qualcosa che mi piaccia veramente fare. Che mi faccia luccicare gli occhi, che non mi annoi.
Mi annoio facilmente.
Amore per Jason Reitman. Juno mi è piaciuto tantissimo... ho perso la testa per le musiche, i personaggi, le parole... i sentimenti. Una specie di mondo parallelo. Avrei voluto non uscirne più. Perché devo essere sempre così complicata, così contorta?
Lascerò crescere i capelli.

Oceano di gomma

rimuginato da franz , giovedì 3 aprile 2008 10:41

quando ti ho sognato eri una goccia in un oceano di gomma. credo in te come tu credevi in me? fiore d'oppio in porcellana e roccia. per me tu sei vero. anche se sei solo pensiero. chi di noi due è reale. tu non sei più vivo ed io non sono mai stato capace di amare. sento che ho qualcosa qui dentro me. che non voglio sapere. i giovani cuori falliscono. Roby può interessare? che tu per me sei vero. sei il mio più dolce pensiero. il prezzo sai è un po' il mare. ti culla e non ti vuol lasciare. tu per me sei vero. sei il mio più dolce pensiero. è solo tuo e mio il finale. credo che per gli altri sia solo imbarazzante e virtuale. sai per me sei vero. facciamo che sei il mio più dolce pensiero. il prezzo è un po' il mare. sembra che ti culli ma poi ti vuole ingoiare. sembra che ti culli ma poi ti vuole ingoiare. sembra che ti culli ma poi ti vuole ingoiare. sembra che ti culli ma poi ti vuole ingoiare. Afterhours.

Adieu

rimuginato da franz , martedì 1 aprile 2008 17:34

Sto per suicidarmi. Mi sono chiusa al cesso con il portatile. Candele ovunque, bagno caldo, lametta a portata di mano: uno dei migliori rassicurantissimi cliché.
Questo è il mio ultimo post.
Un grazie dal cuore a tutti i miei fedeli lettori. Vi auguro di riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno, come io non sono riuscita a fare.
Addio.

Scherzo.
PESCE D'APRILE!!!
Divertente vero? -.-'
Che poi per chi mi conosce era sgamabile... non c'è l'ho un portatile -.-

Parecchio stanca, un po' giù di tono, week-end lungo di sgarro dieta totale e fatale, fame ossessivo-compulsiva, incazzatura andante mossa (e qui ammicco al Francis, e lo esplicito pure, così non mi si fomenta sul plagio :P), noia latente, insoddisfazione semi-paralizzante di me stessa e del mio corpo. Più o meno basta. Ah, frustrescion, of course, anche se oggi no, oggi proprio sti gran cazzi.
Però.
C'è un sole meraviglioso, caldo amoroso sfiancante, e oggi tra le 14 e le 15 mi sono lasciata abbracciare all'università sui gradini della terrazza, un abbraccio bollente, quasi soffocante, bellissimo.
Sudavo, pensando Arriva l'estate. Dai, stringi i denti, che prima o poi arriva.