rimuginato da franz , mercoledì 16 novembre 2005 22:16

m o m e n t o n o c o m m e n t
. . .



Ps ma quando esce Old Boy in dvd? Sto andando in crisi d'astinenza... :(

Ma i criceti ce l'hanno un'anima?

rimuginato da franz , venerdì 11 novembre 2005 20:24

Pisolo, il cricetino baltico amoroso dolce pallottoso e riflessivo di Amore, è morto stanotte

Minuscolo intervento? Non sono brava coi titoli :P

rimuginato da franz , giovedì 10 novembre 2005 14:42

Martedì pomeriggio sono andata togliermi i nei che la dottoressa che mi ha fatto l’epiluminescenza mi aveva vivamente consigliato di asportare… solo che io pensavo me li avrebbero bruciati col laser. E invece, ancora prima di rendermene conto, mi ritrovo stesa con due anestesie locali che cominciano a fare effetto, una interno coscia quasi altezza inguine e l’altra sulla pianta del piede… cioè in prossimità delle sventurate parti del mio corpo in cui i nei sospetti si trovavano… dico si trovavano perché ormai non ci sono proprio più. Li hanno tagliuzzati via col bisturi, e adesso al loro posto c’è qualche punto… e tra circa 15 giorni ci sarà una cicatrice. Che, come è scritto tra gli NB che ti vengono letti prima dell’operazione, giusto per metterti ancora più ansia del dovuto, potrebbe assumere un colore diverso dalla pelle intorno, potrebbe essere a rilievo, il segno dei punti potrebbe rimanere visibile, etc etc. Io già avevo paura, quando poi ho realizzato che si trattata di un minuscolo intervento in piena regola (seppur minuscolo, pur sempre un intervento resta) mi sono un po’ fatta prendere dal panico. A ripensarci ora deve essere stata una scena piuttosto comica… secondo papà, che mi ha accompagnata, ero pallida come un cadavere e tesa come una corda di violino, respiravo forte, e alle domande di dottoressa e infermiera, che tentavano visibilmente di distrarmi e farmi rilassare, rispondevo a monosillabi, concentratissima su un dolore che avrei dovuto provare ma che effettivamente non provavo, grazie all’anestesia.
“Che scuola fai?”
“Il classico”
“Ah, il classico, eblablabla… e che altro fai nella vita?”
“Suono”
“Che cosa?”
“Il flauto”
“Ah, ma quello normale oppure bla bla bla…”
“Traverso”
“Cosa vuoi fare da grande, la musicista?”
“Non ne ho la minima idea. Mi hanno detto che le infermiere e i fisioterapisti li pagano bene ma non mi piacciono le materie scientifiche”
“Beh le infermiere e blablablabla… che ne dici di musicoterpia bla bla bla… insomma, fai 18 anni a febbraio… grande festa”
“Veramente no”
“E allora che fai?”
“Mi faccio dare i soldi, voglio fare un viaggio”
“Ah, proprio così bla bla bla e dove vuoi andare?”
“Ci sono molti posti che mi piacerebbe vedere”
Questa più o meno è stata la conversazione. E sono state davvero amabili entrambe… cioè, ce l’hanno proprio messa tutta, e con grande gentilezza. Ma io sono così, in queste situazioni mi devo concentrare su quello che mi accade. Pensare ad altro non mi fa stare meglio. Anzi, all’inizio ho chiesto di poter guardare, ma entrambe sono state categoriche, anzi si sono scambiate uno sguardo spaventato, spaventando ancora di più anche me, perciò non ho insistito. Alla fine non è stato troppo terribile, cioè, erano pur sempre soltanto dei nei… c’è stato solo un momento un po’ strano… quando l’anestesia al piede se ne stava andando, ed io riuscivo a sentire il pizzicorino di qualcosa di appuntito (un ago, presumo) e il filo (quello dei punti) scorrere… non doloroso, ma mi ha fatto un po’ impressione (tra parentesi, mi sono sentita come Sally di Nigthmare Before Christmas!!)… sentire senza vedere… l’immaginazione supera sempre la realtà. Ed ora sono a pezzi. Non sono andata a scuola oggi, non riesco a camminare. Il piede mi fa troppo male, sento la pelle che tira, e fitte di dolore, e prurito. Stanotte, e ieri notte, ho dormito a singhiozzo. Veramente fastidioso. E oltretutto, il mio neo personalissimo sul piede mi mancherà davvero tanto, uffa.
Oggi mi sono anche persa la prima lezione di Storia delle teorie politiche del XX secolo tenuta da un prof coi controcavoli… rosico come una bestia. Amore ci è andato.
Beh, ora penso che me ne andrò a fare qualcosa che mi concedo il lusso di fare solo quando sono a casa malata… vedere i Simpson!! O Dawson's Creek... dipende, che ore sono?

Cosa farei senza tè

rimuginato da franz , domenica 6 novembre 2005 21:33

Assurdo il mio rapporto col tè. Il pomeriggio, la sera… mi basta pensare “mi faccio un tè” e tutto sembra meno triste, più caldo, più confortante, un po’ come studiare in cucina mentre mamma prepara una torta, e poi pulire la teglia sporca dei rimasugli di impasto con le dita, leccare il cucchiaio.
Per esempio, venerdì sera. Sono tornata a casa che ero a pezzi, e abbastanza giù di tono. Avevo la casa tutta per me, così ho sparato a palla gli Afterhours e me ne sono rimasta in mutande sul letto fino a rabbrividire dal freddo… poi cena davanti al pc… ma dovevo studiare. Allora ho pensato: “quasi quasi mi faccio un tè” e, lo so, è assurdo, mi è tornato il buonumore. Ho dimenticato l’acqua sul fuoco, facendone evaporare una considerevole parte, e sono anche riuscita a farlo freddare prima di ricordarmi di berlo. Assurdo come un pensiero da solo riesca a ridipingere la realtà! Queste cose mi strappano sempre un sorriso… e mi fanno sentire infantile, ma nel senso buono.
Ieri ho litigato con gli amici, solo che loro ancora non lo sanno. O fanno finta di non saperlo. Ma ne riparlerò a questione chiusa, adesso proprio non me la sento.
Sono andata a vedere L’Arco di Kim Ki-duk. Non so ancora bene cosa pensare. Ma lui mi piace sempre, il suo modo di fare cinema mi tocca il cuore. Un film quasi tutto di silenzio… e questo particolare mi fa davvero impazzire, mi sento assetata di silenzio in questo periodo… basti pensare che durante La tigre e la neve me ne sarei andata… Benigni parla troppo!! Che nervi… e non solo per quello, ma sorvoliamo. Bellissima la protagonista de L’arco. Si fa amare, IMHO. E certe inquadrature, e certe idee davvero geniali.
Domenica mattina dedicata al corpo e allo spirito… doccia bollente della durata di mezzo secolo, e shampoo per i miei capelli dal taglio nuovo di zecca… la frangia se ne è quasi andata del tutto, sono un po’ più corti. Non ho ancora capito se mi piacciono.
Per la cronaca, la mia tastiera si è rotta. Sto digitando su quella dei miei. Che palle.

E’ davvero un periodo strano… mi sembra di vivere… INTENSAMENTE. Non so dirlo meglio. Vivo momenti meravigliosi, altri da buttarsi sotto al tram. Ma mi sento sempre molto… dentro me stessa. Accidenti non lo so spiegare. Diciamo che cerco di prendermi cura di me in ogni caso, comunque. Cerco di non lasciarmi mai sola. Non so dire altro.

La vedova bianca

rimuginato da franz , venerdì 4 novembre 2005 21:03

c'è qualcosa dentro di me
che ha sbagliato e non ha limiti
c'è qualcosa dentro di te
che ha sbagliato e ci rende simili
e un bacio è sporco lo sa
spogliarmi il cuore dagli incubi
un bacio è sporco lo sa
come un miliardo di uomini
vieni a fare un giro dentro di me o questo fuoco si consumerà da sé
e se una vita finisce qua
quest'altra vita presto comincerà

nel tuo letto la novità
è fare a pezzi l'anima
ma la violenza della stabilità è un modo di morire a metà
e un bacio è sporco lo sa
spogliarmi il cuore dai demoni
e c'è qualcosa che è dentro di noi
che è sbagliato e ci rende simili
un bacio è sporco lo sa
come un milione di anime
e se una vita finisce qua
quast'altra vita presto comincerà
so che puoi gettarmi via
ma ciò che vuoi lo voglio anche io
è troppo troppo presto ormai le tue labbra sono nude sai che è solo il tempo a rivelare la stagione
vieni a fare un giro dentro di me o questo fuoco si consumerà da sé
un bacio è sporco lo sa
spogliarmi il cuore dagli incubi
un bacio è sporco lo sa
come un miliardo di uomini
un bacio è sporco lo sai
tu hai qualcosa dentro di te
che hai sbagliato e ci rende simili

c'è qualcosa di nuovo per te
è sbagliato perché non ha limiti
e anche tu hai qualcosa per m e
è sbagliato ma ci rende simili
è sbagliato ma ci rende simili
è sbagliato ma ci rende simili

[Afterhours]