Muse mood ON

rimuginato da franz , lunedì 10 dicembre 2007 18:16

Insofferenza.

Devo studiare per l'esonero parziale di giovedì, letteratura inglese.
Non vorrei essere a Lingue, vorrei essere al DAMS.
Ma poco importa, probabilmente anche questa follia passerà. Questo desiderio allucinato di passione, di brivido, di esaltazione.

Mi assopisco piano piano con esasperante precisione in un singulto di autodistruzione.
Come al solito mi vorrei come non sono, o come non riesco ad essere.

Mi passo una mano tra i capelli, mi accarezzo la testa. A volte non riesco a dissimulare il disprezzo che provo per me stessa, la mia scarsa pazienza. Già, sempre poco paziente con me, e intransigente. Da far schifo.
E poi, ho bisogno di parlare con Francis Ford Coppola, a quattr'occhi. Deve spiegarmi il suo film. Così non posso andare avanti.

Però ieri, in treno. (io sono anche quello, quell'essere squisitamente folle)
Ieri ho scalfito la gabbia, forse addirittura ne sono evasa, anche se solo per qualche istante.
Sono soltanto gabbie mentali. A volte mi ci aggrappo, mi sembra di non riuscire a tenermi in piedi senza reggermi a quelle sbarre. Altre volte invece giro la chiave nella toppa e spicco il volo, non ho più bisogno di illusori punti di riferimento.

E ora vedo di essere produttiva, almeno. Useful. Almeno per un po'.
Tanto il mio stile è alquanto discutibile. Dai, tolgo le tende.

3 Response to "Muse mood ON"

Franz Says:

Tu in treno, io in tram. Mi incollo al finestrino. Respiro a pochi millimetri dal vetro, gioco con la condensa.
E' la mia fermata.
Breve passeggiata, vetrine di negozi affollate di compratori, di luminarie natalizie, io che schivo tutto e tutti, mi infastidisce quest'atmosfera, provo quasi nausea.
Sarà.
Mi ritrovo solo ora sotto un piumone, con un thè ustionante, una gatta mai sazia di coccole e un libro interminabile che devo completare entro fine settimana per l'esame.
Ti abbraccio e ti auguro un buon martedi.
Fra.

Anonimo Says:

La prima nota.
Ricordo anni fa, quando iniziai a suonare il sax. Ero una persona molto chiusa, con difficoltà riuscivo ad istaurare un discorso, figurati con il mio maestro (che poi si è rivelato il fratello della mia ex -dettagli-).
Le prime note, erano così stupende ed incomprensibili. Sopratutto per uno strumento a fiato. Dove il suono lo crea il tuo stato d'animo, le tue emozioni, il modo in cui si affronta la vita. Tenue, forte, allegro, malinconico, pieno, rassicurante.
E così ogni volta che suono in qualche locale. Sound check, prova volumi. Tocca a me: "sentiamo il sax ora".
Suono. Oddio. Partire è sempre traumatico, mi mette in difficoltà suonare davanti a un fonico che sistema i volumi e qualche persona in + che suonare poi al concerto davanti a centinaia di persone. Chissà perchè.
Suoni? Fantastico :)
Milano oggi si presenta con un sole stupendo, pieno di vita e la mia macchina è giù nel parcheggio con 3 dita di ghiaccio sopra. Una telefonata con lei, l'ennesima incomprensione, non so dove sbaglio e se sbaglio. Eppure faccio di tutto per dare il massimo. Scusami.
E tu?! Immagino che sei in università. Terza università di Roma. Come ti senti oggi?!
un abbraccio, Franz (curioso che abbiamo lo stesso nick :) )

Anonimo Says:

In bocca al lupo allora! :)
Io ho appena cenato, sto disperatamente masticando un pò di definizioni e articoli, ma non ho proprio voglia stasera, fa un freddo glaciale, vorrei un piumone e chiudermi in letargo:)
Immagino che sarai abbastanza tesa, fammi sapere come andrà, un abbraccio, Fra(NZ)