e se non fosse mai uscito dalla stanza?

rimuginato da franz , domenica 23 dicembre 2007 20:23

Mi sono girata e ho pianto. Le porte si chiudevano, io piccola rannicchiata in un angolo piangevo.
Vorrei poterti privare di una parte, anche se piccola, del peso che porti. Vorrei darti ciò che vuoi, ma non posso. Anzi, non voglio. Non lo voglio per me.
Adesso ho un mal di testa fottuto come non mi succedeva da tanto tempo. La schiena, il collo, la testa, gli occhi... Hermann Hesse ne Il lupo della steppa parlava di gioiose attività degli occhi e delle orecchie tramutate in atroci tormenti dall'emicrania, qualcosa del genere.
Ho visto ancora 1408, per non pensare.
Ma ogni battito del cuore è un'impietosa martellata nel cranio. Come se dall'interno della calotta cranica qualcosa volesse farsi strada a colpi d'ariete. Aghi negli occhi, le orecchie sciolte in punture di spillo.

fiumi di sangue
I miei stessi pensieri creano attrito con la materia cerebrale, fanno rumore, rimbombano con brividi dolorosi.
Sul letto, luci soffuse e i Cure. Vorrei l'oscurità più profonda e impenetrabile. Non ho paura del dolore fisico. Sono altre le cose che mi spaventano.
Stitch è davvero morbidoso e coccoloso, e Tori ne è gelosa alla follia.
E ora gli occhi implorano pietà. Giù il sipario.

*i'd love to touch the sky tonight*

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