Ho acceso una candela

rimuginato da franz , mercoledì 12 gennaio 2005 06:21

Poco fa sono riuscita ad accendere la candela viola di lavanda… in realtà la davo ormai per spacciata, seppellita com’era nella cera colata mesi fa dalla candela rossa di fragola. E invece, grazie al mio intervento provvidenziale, io, animata da tanta buona volontà e svariati fiammiferi, sono riuscita a resuscitarla, sciogliendo la cera rossa con la fiamma fino a rinvenire lo stoppino sbruciacchiato. Ed ora è accesa, anche se la sua è una piccola lucina, ed emana un odore strano che è un misto di fragola e lavanda… Comunque, quel che importa è che io sia riuscita ad accenderla. Sì, insomma, adesso la candela viola è accesa… e io sto pensando a te. In questi giorni la tua assenza mi riempie di vuoto, il mio cuore rantola, lo sguardo appassisce. E sono così risucchiata da questa frenetica e impersonale quotidianità da non avere un momento per fermarmi, bloccare tutto, trattenere il respiro, e pensare a te. Ed ecco, ora ho acceso la candela e trattengo il respiro e ti penso. Volere è potere.
Sei il mio angelo, e mentre disegno nella mia mente i tuoi occhi, il naso, la bocca, il neo sulla guancia sinistra… le tue mani, così grandi e sempre calde… mi manchi, e senza di te mi sento così irrimediabilmente sola, anche se so di non esserlo. E ho paura, paura di dimenticare anche un solo minuscolo irripetibile istante passato insieme. Mi chiedo come sarebbe se ora tu fossi qui. La mia vita, perfetta. Anche se la perfezione non esiste. Non so cosa darei per rivederti ancora una volta, abbracciarti, bearmi della tua risata. Hai il sole dentro di te. E accidenti. Sono le persone a fare la differenza. Splendi, splendi alta nel cielo, mia piccola dolce amorosa stella protettrice!
Simone ...

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