Ferzan... oh, Ferzan!
rimuginato da franz , giovedì 19 aprile 2007 18:57
Saturno contro mi è piaciuto tantissimo. E' quanto di più lontano da qualsiasi stereotipo mi sia capitato di vedere, almeno ultimamente. E' VERO. Ho pianto... quando c'è qualcuno che muore piango sempre. E Ferzan è uno scorbutico geniale... sto rosicando a palla per l'autografo mancato!!
Inizio serie di riflessioni sui motocicli:
Noto che le ragazze in motocicletta mi arrapano una cifra. Vorrei avercela anch'io una motocicletta. Grossa nera e rumorosa.
Oggi un ragazzo in motorino mi ha chiesto un'indicazione... mi è venuto da sorridergli e anche lui mi ha sorriso. Mi piace quando mi succedono queste cose: sorridersi con gli sconosciuti per nessun motivo.
Oggi per la prima volta in sella al mio figone di liberty 125 non da sola ma con un passeggero... e neanche un passeggero a caso bensì un passeggero di tutto rispetto... Gianluca!!! :P (notiamo in questo verso la CLAMOROSA anafora della parola "passeggero", come a sottolineare la grande importanza di questa enigmatica figura del passeggero, tema ricorrente nella poetica franzeschiana... sto sclerandoooooo!!!).
Dato che non mi sono schiantata contro nessun oggetto o persona in movimento, e neanche ci siamo capottati... beh, direi che non è andata male.
Fine serie di riflessioni sui motocicli.
E fine del post che non mi viene in mente altro da dire e aria fritta ok, ma fino a un certo punto :P
“Dato che non mi sono schiantata contro nessun oggetto o persona in movimento, e neanche ci siamo capottati... beh, direi che non è andata male”
Dici così perché quando siamo scesi dal motorello non hai notato quella chiazza calda e bagnata dove poco prima ero seduto io (no, non era il frutto dell’eccitazione di cingerti da dietro); e mi sa tanto che non hai notato neanche quella povera Panda a cui hai tagliato la strada; per non parlare poi di quella povera vecchina che tentava di attraversare la strada….
e come non citare……
A parte gli scherzi, è stato bello; forse troppo breve però.
La prossima volta andiamo a Villa Certosa, a scrivere sui muri con lo spray rosso.
La Sardegna sembra lontana, ma in realtà è proprio qua di fronte.