A thousand hours

rimuginato da franz , venerdì 3 ottobre 2008 13:07

Sono un'idiota. E mi ero riproposta di non denigrarmi più a voce alta, sperando un giorno di adattare il contenuto alla forma, crederci davvero che non sono affatto male. Ma, se non lo faccio qui nei momenti di bisogno, che senso avrebbe questo blog?
Ho scoperto da qualche ora che sabato 11 ottobre ci saranno i The Cure a San Giovanni, gratis (http://www.mtv.it/tv/programmi/serie/dettaglio.asp?id_prog=229&id_epis=531). Quindi mi preparo, ascolto Kiss me, kiss me, kiss me, Disintegration, Wish, il Greatest Hits... ripercorro le ultime tappe di me, Friday I'm in love, All I want, Just like heaven, Cut here, A forest, To wish impossible things... fino alla mia completa perfetta idiozia di questo preciso momento. Non mi sentivo in nessun modo... un po' sospesa, forse. Questo, prima. Stamattina al risveglio, per esempio. Ora sono in ginocchio, scalfita, prostrata dall'ennesima minuscola ferita, che è solo l'ennesima conferma. Potrei definirmi cocciuta, testarda. Oppure cieca. Illusa. Ma non sarebbe del tutto vero. E' l'intensità che non mi lascia libera di rinunciare, di ritirarmi una volta per tutte. I motivi per cui non scompaio. Non scompaio per l'affetto che provo, quel dolce voler bene, per cui mai vorrei che tu restassi solo, io sempre così premurosa, così attenta ai tuoi bisogni, ai bisogni degli altri. E per me, solo per me, quella altrimenti inarrivabile intensità. Il dolore di sapere di essere solo una cosa tra tante altre, non avere punti fermi, non avere certezze. Isteria. E allo stesso tempo quei brividi fin nelle viscere, solo col pensiero... One more time... e come una cretina piango... e fanculo, mi disprezzo per questo. Perché me ne sto qui a piangere. Solo che di fronte alla memoria delle musica non so mai resistere, mi squaglio in lacrime, stupore. Ma ecco, questa rabbia, questa disperazione vibrante, questo disprezzo incazzato per me stessa, sono il mio motore ora. Il motore per scrivere questo post, vomitando sulla pagina parole che hanno poco a che fare con la devastazione che ho dentro, ma sono pur sempre meglio di niente. Il motore per alzarmi da questa cazzo di sedia e sistemare la pila di vestiti accatastati sul letto... portare Tori a spasso, pensare a cosa mettermi stasera, magari leggere (Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace è un amarissimo spasso), ritirare i panni, stendere l'ultima lavatrice... preparare il pranzo. Insomma muovermi, tenermi in movimento, in VITA. Con questa rabbia dentro. Sentirmi viva. Incazzata, e reale.
Toh, oggi è venerdì. Sono innamorata, oggi? Non so se questo è amore. Se questo strazio terribile intervallato da momenti paradisiaci è amore. Poi, pensando all'amore penso a Primo Amore di Garrone. Ci penso spesso. Rifletto continuamente sul fatto di non sapere a livello pratico cosa sia questa cosa che la gente chiama "amore", così spesso - forse, o forse no - impropriamente.
Ora mi scuoto via il fango dai vestiti, e sulla pelle un po' ne resta appiccicato, ma meglio di così ora non riesco a fare. Mi farò bastare me stessa. Farò finta di potermi sentire realizzata in altro. E la morale è: Dovevo nascere uomo.

6 Response to "A thousand hours"

Anonimo Says:

come sempre impressionato dalla ricchezza di ciò che espelli, bramo dalla voglia di leggere Wallace anch'io, mentre giro per casa in pigiama, mi rilasso con Friends, un pò di musica, qualche trailer sul web, e qualche pagina di Ellis.. Come vorrei essere più veloce nella lettura, ma senza farmi impiantare nessun chip alla matrix, che se no non gusto nulla.. ma questa è un'altra storia, volevo solo dirti che ho intuito il tuo discorso sull'amore, e proprio ieri sciorinavo pseudo-filosofia da quattro soldi alla mia amica, su come questa parola sia abusata, e su come le nostre idee non coincidano mai, mai perfettamente, con i sentimenti reali.. il discorso sarebbe lungo, e non posso che accennarlo solo qui.. Ti regalo la soluzione cui siamo giunti dopo 2 ore di telefonata: perdersi nelle sensazioni, nelle piccole sensazioni, nei particolari, e non nel loro significato.. Anche se è criptico, difficile, te lo volevo comunque scrivere.. un abbraccio!

Jdylan

franz Says:

La vostra soluzione è interessante, e affatto criptica, anzi... ma è realmente applicabile? E poi, come conclusione non mi basta... le variabili sono troppe, troppe le sfumature. Un discorso sull'amore potrebbe iniziare ora e non avere mai fine. Suppongo che una conclusione oggettiva e degna sul piano logico di tale nome non esista... mi basterebbe una conclusioncina, piccola piccola, che mi permetta di mettermi tranquilla coi pop-corn sulle ginocchia a godermi lo spettacolo :P Non l'ho ancora trovata. Ma continuerò a pensarci, e a vivere, aggiungendo materiale... chissà che un giorno non :)
E in tutto questo, il confronto è la cosa più bella.
:)

PS ma Choke non doveva uscire oggi? o.O

Anonimo Says:

ottima domanda: ma choke non doveva uscire oggi?? Si, secondo le mie informazini errate, origliate da qualche blogger, o non so più chi!! Forse esce a novembre, a questo punto non ho più la certezza..
Anticipo anche la tua seconda domanda: ma la colonna sonora non doveva essere dei radiohead?? Doveva, perchè pare che la notizia sia stata smentita dopo una gaffe dello stesso Palhaniuk, che aveva capito male.. Ci sarà solo reckoner, tratto dall'ultimo album in rainbows..
Bah, peccato, attenderò comunque di avere altre informazioni, nel frattempo ne approfitterò per rileggere il libro! ah ah ah, bella questa!! :)

franz Says:

A quanto sembra tutto il web ha attinto dalla stessa fonte errata XD
Reckoner, gran bella scelta... e piuttosto enigmatica... uhm.
Che dire, proprio non vedo l'ora :D
LOL, sì, "rileggitelo"... ne vale la pena ;)
:)

Anonimo Says:

amore= panino al formaggio
è come la rosa di adso

franz Says:

"Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus"?
Ma tu che diavolo ci fai qui? XD