Ok Computer

rimuginato da franz , domenica 1 giugno 2008 10:38

I sogni, non aiutano. Nei sogni accade tutto ciò che più vorrei accadesse, tutto ciò che più temo accada. E il risveglio dal sogno forse uccide, mai tradisce (Afterhours).
Mi sono informata. Proprio come pensavo, coi soggetti ossessivi la miglior strategia è rimanere immobili, come col Tyrannosaurus Rex. Bisogna restare fermi, decisi, inamovibili. Sempre con lo stesso identico atteggiamento, le stesse parole. Non farsi prendere dal panico. Non sciogliersi di fronte a niente. Una gran bella prova per me, che odio negarmi, prendere risoluzioni così nette e decisive quando si tratta di altri esseri umani. Ogni volta che il cellulare squilla, un sussulto. Ogni occasione buona per tornare a rimuginare, e l’ansia. Un momento di prove, questo. Fantastico.
Ad ogni secondo che passa mi accorgo sempre più inequivocabilmente che gli altri devono starmi lontani. Animale sociale un cazzo. Nessuno può aiutarmi davvero, al massimo può fare da contorno, amabile distrazione, buonumore effimero momentaneo indotto. Che se non ci fosse sarei a pezzi. Ma non posso contare su nessuno. Non per colpa degli altri, per colpa mia. I film che mi sparo sulle persone finiscono per uccidere tutto. Partendo da me, attraverso le situazioni, fino a far fuori chiunque mi stia intorno. Non è il momento di amare, provare emozioni forti. Non è il momento di fare affidamento sugli altri, su ciò che penso, mi illudo, gli altri siano. E’ il momento di trattenere il respiro. Sospendere ogni giudizio. Proiettarsi nello spazio vuoto.
Penso troppo, vero. Sempre, troppo. Ma ne uscirò. Prima o poi ne uscirò.
Ascolto Ok Computer dei Radiohead. Si finisce sempre col tornare alle proprie origini. Mi sento strappare il cuore.

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