Angel

rimuginato da franz , venerdì 20 giugno 2008 10:28

Non ho più le parole. Sono bloccata, congelata in un istante, con la netta impressione che se ci provassi non riuscirei neanche a sbattere le palpebre, e se anche ci riuscissi non farebbe differenza. Così mi dibatto in scosse e convulsioni immaginarie, resto con lo sguardo fisso nel vuoto, l'unico movimento quello di una lacrima ogni tanto, quando mi distraggo, e la sento scivolare giù prima che io riesca ad acchiapparla e ricacciarla indietro.
In trappola. Tra quattro pareti coperte di poster e troppi, troppissimi ricordi. Tutto perché ora lui sembra se non propriamente normale, meno malato di prima. Tutto perché mi sono probabilmente raccontata un mucchio di balle, ho enfatizzato il lato negativo della situazione per staccarmi da lui, rimuovendo il lato positivo anziché elaborandone il lutto a poco a poco come sarebbe stato più giusto, e sano. Perché facevo finta di no, ma aspettavo. In fondo me ne rimanevo lì ad aspettare, con la testa da un'altra parte, mille distrazioni, convincendomi che la tempesta fosse passata. Sono un'idiota. E devo avere qualcosa di serio che non va, se rimango così appesa e tesa verso qualcosa che non fa altro che procurarmi sofferenza e frustrazione, coltivando quella rabbia senza nome che ho dentro da troppo, troppissimo tempo. Da quando Simone è morto, forse. Illudendomi, ma no, non illudendomi. Consapevole che ciò che vorrei non è possibile, ciò che vorrei non esiste, la persona che vorrei non esiste. Continuando a stare male. Tutto anche perché quell'intima convinzione che alla fine un posto per me non ci sia (e quindi neanche la persona giusta per me), quella lontana convinzione nascosta sotto strati e strati di altra roba, a fare da solida base per tutto il resto, è rimasta appunto lì sotto, sepolta, ma immutata. Nel suo piccolo rivoluzionante, distruttiva. Non riesco a convincermi a studiare con impegno cose che non mi interessano. Non so più scendere a compromessi, tapparmi il naso mettendo da parte sogni e desideri. Non ho più sogni, non più desideri, e non riesco neanche ad aggrapparmi al mio odioso dovere. Sola coi miei pensieri. Questo mi rende da un certo punto di vista felice, dall'altro disperata.
Disperata. Non incontrerò mai qualcuno che si incastri con me alla perfezione, i miei difetti e i miei pregi modellati sui suoi e viceversa, in una lunga linea curva, spiraleggiante, morbida. La mia unica forza ora sta nel mio sentirmi sola e disperata. Sola in questo sentimento, sola in questa precisa condizione esistenziale, nel preciso fotogramma della mia disperazione pacata e morente.
Riesco solo a pensare che voglio andare al concerto dei Massive Attack, follemente questione di vita o di morte. Che forse i biglietti saranno finiti. Che non so con chi andarci, e te l'ho chiesto di accompagnarmi, è vero, ma in realtà non voglio andarci con te.

2 Response to "Angel"

Anonimo Says:

Probabilmente è vero. Non incontrerai mai qualcuno che si incastrerà alla perfezione con te,e così varrà per me. Probabilmente dovrai scendere a compromessi, trattare con te stessa, autoconvincerti, illuderti, forse, per un pò. Probabilmente non esiste l'altra metà della mela, forse perchè l'intero già ci appartiene e non ci basta, forse ci serve solo un frigorifero per mantenerlo, per non farlo imputridire. O, più probabilmente, perchè la nostra mela matura di giorno in giorno, si evolve, si deforma, ed è difficile starle al passo. ma, quello che mi interessa veramente farti notare, al di là dei "probabilmente", è che di sicuro non sei sola in questa condizione esistenziale, ma come te altri, seppur in maniera del tutto differente, in qualche modo, vivono le tue stesse sensazioni. E non so se questo ti rende un pò più felice. Un pò meno sola. Non so se sia un bene. Non so se ho sbagliato a scrivertelo.
Scusa ancora l'intrusione.

Jdylan

franz Says:

Tanto per cominciare non parlare mai più di intrusione! Per me è estremamente gratificante sapere che c'è qualcuno che legge, scambiare opinioni... e poi il blog è: io che scrivo, le cose che scrivo, e chiunque legga... quindi non sei un intruso, anzi sei di casa :)
A quello che mi fai notare ci ho pensato... purtroppo in questo momento l'idea non mi aiuta granché. Cioè. Tutti ci dibattiamo nella stessa pozzanghera, ognuno a modo suo, col suo vissuto, il suo punto di vista, etc., però ora che mi sono accorta così chiaramente di sguazzarci dentro, in questa pozzanghera di acqua sporca, di melma, l'unica cosa che vorrei è uscirne. Non mi consola il pensiero che altri, poniamo anche tutti, si dibattano con me... se poi anche tutti insieme non sappiamo comunque trovare il modo di uscirne.
Mi aiutano le persone, però. Gli amici. O quelle persone che non sai bene come chiamarle, ma a volte ci sono, e anche con poco, e spesso senza neanche rendersene conto, ti danno tanto. Mi aiuta la musica che ascolto. Mi aiutano i libri che leggo, i film che vedo. Ma non riesco ad andare oltre. Sono qui, ora, e non ho uno straccio di prospettiva per il futuro. E ora taccio. Perché umpf, anche oggi giornataccia... e non riesco ad essere lucida. Ma grazie. Di esserci, di passare e leggiucchiare, di condividere.
:)

franz