Mondo senza occhiali

rimuginato da franz , giovedì 14 aprile 2005 07:06

Oggi io e Amore abbiamo percorso la strada da casa sua alla fermata dell’autobus entrambi senza occhiali. Strano. A guardare il mondo senza occhiali sembra tutto lontano, come se le cose, anche le più vicine, allungando un mano non potessi mai riuscire a toccarle. Tutto irraggiungibile, e inutile dirlo, sfocato. Sembra di galleggiare in un sogno appena abbozzato, vago, un sogno spento. Perché i colori sono spenti, e le luci sono spente, e sembra che niente la' fuori possa essere vivo davvero, che niente possa toccarti, sconvolgerti o emozionarti. Un mondo insapore, incolore, inodore.
Mi sono rimessa gli occhiali.
Quando sono scesa dal 913 spirava un bel venticello e il cielo era giallinogrigettino. Oddio, ascoltatevi And then there was silence dei Blind Guardian... quella non è una canzone, è un viaggio. Grazie Chicco... ad ognuno i propri meriti.
Poco fa stavo suonando. Sbattevo la testa sugli esercizi di tecnica… le mie dita sono pigre. Anche se certe volte mi sembra quasi che il flauto sia un tutt’uno con la mia persona, e la musica sia l’unico modo per dire le cose, e capita che mi incanti ad ascoltarmi mentre suono, e voglia solo scivolare via da una nota all’altra, nonostante tutte queste belle cose, beh, gli esercizi di tecnica li odio.
Ho un sonno che mi si porta via. E mal di schiena. E questa è tipo la 5a ora che passo davanti ad un computer, oggi. Non è bene.

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