Sogno

rimuginato da franz , martedì 29 marzo 2005 10:24

Eravamo in una specie di negozio di abbigliamento. Io dovevo decidere cosa regalargli per il suo compleanno. Alla fine gli prendo una maglietta coi Looney Tunes taglia XL (ricordo che mamma, che era con me per darmi una mano, aveva preso la L e io le avevo detto che secondo me era meglio la XL). Prima ne avevamo presa una di colori fosforescenti troppo eccessiva, poi una con un disegno scialbetto, due pupazzetti minuscoli, e infine quella che poi abbiamo comprato: colori allegri e un bel disegno, estiva, abbastanza da Simone. Ricordo che nel negozio avevo comprato anche qualcosa per me: una maglietta gotica, nera, pizzi e nastrini molto vampiresca, ed ero entrata nel camerino per vedere come mi stava. Poi gli abbiamo comprato un lettore cd/cassette, sottile e rettangolare, nero, a scomparti, che sembra un registratorino di quelli che stanno in borsa e si usano per prendere appunti. Poi gli abbiamo preso un terzo regalo Ma non ricordo cosa fosse. Poi era ora di andare a casa sua, ma io lo incontravo nel negozio, che nel sogno era forse casa sua, perché c’erano anche i suoi genitori. Scartavamo i regali, lui era già malato, non si reggeva bene in piedi, ricordo che lo tenevo stretto per un braccio, e poi lo aiutavo a infilarsi subito la maglietta che gli avevo regalato. Gli chiedevo Ti piacciono i miei regali? e lui era felice, ed io ero felice, e me lo abbracciavo in continuazione, ricordo perfettamente il calore della sua pelle, la morbidezza del suo corpo contro il mio, le sue mani grandi, calde, morbide. Ai suoi faceva piacere che fossi venuta a trovarlo. Ed io pensavo Adesso andrà tutto per il meglio, perché io verrò qui ogni giorno, e ti aiuterò a mangiare, a lavarti, a vestirti, ti metterò i cd nel lettore e i film nel registratore e staremo sempre insieme, sempre vicini vicini, e parleremo ore ed ore, e staremo tanto abbracciati e saremo fratello e sorella, e sempre così, per sempre. Perché insieme siamo felici e non abbiamo bisogno d'altro, solo di stare io e te, io e te, io e te. Solo che, prima che il sogno finisca, io capisco che è un sogno. So che le cose non sono andate così, e che non posso fare niente per tornare indietro nel tempo e cambiare gli avvenimenti. Allora piango. E mi sveglio piangendo. E mi chiedo Dov’è Amore?

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