Tornata (per finta)

rimuginato da franz , lunedì 8 settembre 2008 10:32

Col corpo sono tornata. Sono qui, seduta davanti al pc, racimolando il coraggio per aprire questo modesto ma incomprensibile libro di Sintassi delle lingue del mondo. Ma la mia mente vaga, a chilometri e chilometri da qui, correndo in bicicletta su un lembo di terra umida circondata da acqua e infestata dalle zanzare più tenaci mai viste prima. E' rimasta lì, nel buio della sala. Sono più di 48 ore che non vado al cinema, crisi d'astinenza in corso. Devo disintossicarmi. Tornare nel mondo vero. E accidenti, non voglio. Avrei voluto quel limbo, che continuasse ad esistere così, con semplicità e naturalezza, al di fuori di ogni tempo. Eppure non è stato solo paradiso. Questo viaggio è stato intensità. Momenti di inaudita e inafferabile magia, e momenti di completa totalizzante disperazione. Faccio ritorno al mondo vero devastata, persino più in pezzi di prima. Con un irrefrenabile impulso a scrivere, a creare, il bisogno quasi fisico di correre in libreria a comprare un manuale di regia solo per sentire che un passettino in qualche direzione lo sto facendo. E sentimentalmente, una tra le situazioni più tragiche e strazianti che ora potessi immaginare. Ripiombare nel solito gorgo ancora e ancora e ancora, sapendo che non esiste soluzione, ritrovandomi ad amare e odiare la stessa persona così tanto, di nuovo, daccapo, mi lascia prima di tutto sconcertata. Non pensavo di essere così. Devo essere masochista e autolesionista, e non poco, ma tanto. Insomma, cos'ho che non va per esserci ricascata un'altra volta, pur conoscendo fin troppo bene premesse e inevitabili conclusioni? Quali sono i meccanismi malati che scattano nel mio cervellino bacato? Non esiste soluzione, lo so, l'ho sempre saputo, e allora perché non sono riuscita a tirarmi indietro prima del disastro, perché non so tirarmi indietro ora, nonostante tutte le continue conferme?
Non riesco a parlare della Mostra ora. Quasi non riesco a pensarci. La nostalgia mi riempie il respiro, e non so mettere un punto fermo. Ho imparato grandi cose su me stessa, alcune delle quali mi spaventano e riempiono d'entusiasmo, altre mi spaventano e riempiono di sconforto. Per questo parlo di intensità. Volevo vivere, così è stato. Devastante, atroce, terribile, meraviglioso.
Tornerò a parlarne quando sarò veramente tornata
in me.

2 Response to "Tornata (per finta)"

Tozai Says:

Allora quando da gennaio organizzeremo i corsi di regia e videomontaggio ti terrò presente.
Eh si!
Lunga storia...

franz Says:

Assolutamente sì :D
Una lunga storia che un giorno mi racconterai XD