un titolo qualsiasi andrà bene

rimuginato da franz , sabato 2 febbraio 2008 14:07

Ieri, meravigliosamente.
Ecco, quando è così, magari sto toccando il fondo con un dito, in quello stato di sospensione di ogni naturale distacco e razionalità rispetto al mondo circostante, che anche le porte della metro che non si aprono o un sospiro scocciato possono farmi scoppiare in lacrime. Ma tu mi salvi.
Non fumo non mangio non bevo, ma tu ci sei.
Non riesco a credere di essere qui a dire queste cose. Voglio dire, miliardi di persone prima di me hanno già detto tutto il necessario e anche il superfluo al riguardo, e spesso in modi così precisi puntuali meravigliosi che non sarei mai in grado di eguagliarli, perciò non sarebbe poi una gran perdita se io al contrario me ne stessi zitta e buona (a vivere anziché parlare o pensare, aggiunge la vocina giudicante nella mia testa).
Solo che. Dannazione. Devo dirlo.
Che il nostro è un microcosmo paradisiaco. Dalle tinte a volte così tenui e rassicuranti, o vivide e scoppiettanti, che penso davvero di non aver bisogno di altro. Che i tuoi sorrisi e gli abbracci possano bastare, sempre e per sempre.
In un momento fuori dal tempo, in un calore al di là di ogni legge fisica.
Una bolla di vetro arredata con un futon dalle lenzuola rosso sangue (bello 'gnorante), abitata da stomaci pieni (ma più spesso vuoti, mi sa) e idiozie adorabili (dillo che le mie idiozie sono adorabili!), magari dotata anche di una sala cinematografica, poltrone comode possibilmente in quarta o quinta fila... testoline (beh forse ine ine non proprio... più che un diminutivo è un vezzeggiativo :P) scompigliate appoggiate l'una all'altra.
Ecco, è infine accaduto. Anch'io mi sono del tutto rincitrullita. Lo sapevo!
Tra uno sbalzo d'umore e l'altro, tra uno scazzo e l'altro, tra una crisi depressiva con forte tendenza al suicidio e l'altra... con mille pippe mentali incertezze indecisioni dubbi domande esistenziali, beh. Anch'io ci sono cascata, e con tutte le scarpe.
Sì, decisamente più che parlare di inesistenza del coltello, penso si possa dire che lo teniamo entrambi dalla parte del manico (anche se a volte ci provo ad afferrarlo dalla parte della lama -.-'). Saldamente. E le lame, le lame sono molto affilate.
Spero di non farmi troppo male.
Spero di non farti troppo male.
Mai mai mai.

2 Response to "un titolo qualsiasi andrà bene"

Martina Says:

ogni volta che passo dal tuo blog sento di amarti sempre di più!!

Franz Says:

:) ah però!
Brava Fra(nz)!
Ti abbraccio forte, ma dov'eri finita?!