the power of orange knickers

rimuginato da franz , venerdì 15 febbraio 2008 12:47

La verità è che sono atterrita. Completamente terrorizzata.
La sola idea di muovere un passo in qualunque direzione mi paralizza.
Però. L'alternanza apatia/tristezza generalizzata propria dei giorni scorsi, degli ultimi giorni... non mi illudo di vincerla (dislocazione a sinistra o a destra? My God). Ma sono convinta di riuscire a gestirla.
Il trucco sta nell'accettare di sentirsi come ci si sente davvero.
Avevo paura di stare male. Per questo mi sono aggrappata spasmodicamente, con tutta me stessa, all'unica persona che credevo potesse rendermi felice. Ma non posso pretendere di respirare aria di paradiso a dispetto dell'inferno che mi gorgoglia nello stomaco. E' una legge universale no? Di solito però, vuoi per pigrizia, vuoi per panico, si tende a nascondere i problemi sotto ad un grosso meraviglioso tappeto persiano, come si farebbe con uno scomodo mucchietto di polvere e sporco, quando proprio non trovi il coraggio (o il modo) di raccogliere tutto, pulire e buttare via. Ma io sono allergica alla polvere. Se in giro ce n'è troppa inizio a starnutire, mi brucia la gola, tossisco, gli occhi si arrossano e lacrimano... non c'è verso di far finta che vada tutto bene. Allora, prima di rimboccarmi le maniche e iniziare a pulire, sto male. Mi lascio in pasto a questa sensazione di cui avevo tanta paura che ora mi attraversa, mi pervade tutta, mi impregna di sé stessa. E' scomodo, spiacevole, doloroso. Ma mentre mi sento una merda, mentre ci sto di merda, una parte del mio cervello piano piano riflette, pensa a come fare a pulire tutto. Scopa o aspirapolvere? Straccio e tanto detersivo? E piano piano inizio a sentirmi meglio. Non bene, ma meglio. Piena di speranze. Aspettative. Possibilità. E paura, ma anche eccitazione.

Ti lascio i tuoi spazi, recupero a pieno titolo i miei. Ricostruisco me stessa. Me stessa che a volte da sola si fomenta per le stronzate (come la prospettiva di passare un pomeriggio intero a letto a leggere, un meraviglioso stupendo frrregnissimo cellulare nuovo, oppure iscriversi ad un corso di danza del ventre), altre volte si sente così apatica, angosciata, ansiosa, da rimanere davanti alla tv a guardare di nuovo L'ultimo bacio, soltanto perché la sola idea di andare a letto, sapendo che si ritroverà a fissare il soffitto, a pensare anziché dormire, le fa passare la voglia di infilarsi sotto le coperte... nonostante il gelo di una casa già di per sé fredda, inoltre ultimamente dotata di un meraviglioso impianto di riscaldamento rotto. Così fuori da sé da incantarsi su una canzone, lo sguardo un po' perso, pensieri incartati intrecciati scricchiolanti e senza senso... piuttosto che studiare per il maledetto esame di martedì.
Non posso delegare la responsabilità della mia felicità a qualcun altro, chiunque sia. Devo essere io stessa artefice della mia serenità, devo costruirmi spazi tutti i miei, prendermi cura di me stessa prima di pensare agli altri. Perché sì, è così facile avere le idee giuste, i consigli migliori, le attenzioni, le premure... finché si tratta di persone che non siano me.
Io per me stessa non faccio mai un cazzo. E mi chiedo, fino a che punto posso dire davvero di amare qualcuno se non amo me stessa? Mi rispondo, non è che non mi amo, io mi amo... devo solo trovare il modo di dimostrarmi l'amore che provo per me. Poi sarò libera. Di trovare un senso o di non trovarlo, ma almeno avrò le basi. Sì. E' così. Per forza.

Allora, nuoto e danza del ventre.
Voglio andare tanto al cinema, anche da sola se capita, se è necessario (non accadrà mai più che io non faccia qualcosa solo perché non trovo nessuno che mi accompagni).
Inizio a leggere l'ultimo di Ammaniti, che sta lì sul comodino da troppo tempo e - ne sono certa - merita di essere letto.
Potrei scrivere.

Dopo tutto questo blaterare di cose un po' retoriche, un po' scontate, ma immensamente utili per migliorare la qualità della vita della sottoscritta, vado a studià. Almeno lo stretto indispensabile per il prossimo mortalmente noioso esame di Storia della Lingua Italiana. E mi compiaccio del mio nuovo Nokia 3500 rosa shocking. Sì, idiota e superficiale. Se solo...

lol io ci scherzo ma questo è VERAMENTE il mio blog psicologo...

2 Response to "the power of orange knickers"

Martina Says:

E con questo post aggiungi un particolare alla lista delle cose che abbiamo in comune: la danza del ventre!!! Io la faccio da circa 7 mesi ed è molto bello, quindi te la consiglio!!!!

franz Says:

LOL ma allora io e te dobbiamo proprio conoscerci! :D
Riguardo la danza del ventre, la prossima settimana avrò la prima lezione di prova... non vedo l'ora!! Forse ho trovato la cosa giusta per me... :)

:*