sometimes i think i'm happy here

rimuginato da franz , giovedì 21 febbraio 2008 17:44

Ascoltando I hate everyone dei Get Set Go ho rosicato fortemente, nel pezzo in cui dice all I want to do is smoke a cigarette... camminavo fino alla fermata dell'autobus, ero incazzata da morire, le unghie di pollice e indice di entrambe le mani più corte delle altre... my god. Avrei accoltellato volentieri quel povero vecchio col bastone che mi veniva incontro in quel momento... gli avrei fottuto la sigaretta che stava fumando, mi sarei attaccata alla sua bocca decrepita per aspirare fino in fondo il fumo vecchio dei suoi polmoni.
No vabbe'. Esagero.
E' che thanks god non mi viene troppo spesso in mente di fumare. Non sto tutto il mio fottuto tempo a pensare alle fottute sigarette che ho deciso di smettere di fumare. Solo che quando sono agitata o incazzata beh ecco la situazione è diversa. In quei casi ne ho VERAMENTE BISOGNO. In quei casi mi sembra quasi più allettante la prospettiva di mangiarmi il braccio destro, morso dopo morso, piuttosto che resistere. Ma poi penso che siamo in due ad aver deciso, e si tratta anche di onorare volta dopo volta un patto, una promessa. Allora canto. A voce alta. Per strada. EVERY DAY IS EXACTLY THE SAME. E mi sento un pochino meglio.

Dopo l'esame di martedì (un 27 immeritatissimo, dato che non avevo studiato un cazzo, non sapevo nulla e anche ora mi sento completamente ignorante in materia di Storia delle lingua italiana) sono andata al cinema. A vedere La famiglia Savage. Che caruiiiiino! Ero da sola.
TAN TAN TAAAAAN.
E.
I primi quattro minuti del film senza audio (grrrr Madison buuuu... ve la meritate questa pubblicità negativa... l'irritazione era pari ai livelli storici raggiunti da un solo altro cinema nella storia dei cinema di Roma da me frequentati: l'Odeon. Pessimo davvero). Il freddo polare. Nessuno con cui fare commentini sentiti, condividere genialate o strafalcioni.
Ma.
Sconto studenti. Mi sono seduta dove accidenti preferivo (quarta fila forever). Nessuno che ciancicasse pop corn al caramello vicino a me, nessuno che facesse domande idiote, in altre parole nessuno che rompesse il cazzo.
Santo cielo, sono veramente una rompicazzo precisina fissata nevrotica.
E' che amo poche cose quanto andare al cinema in compagnia, se la compagnia è quella giusta, ovviamente. E da sola... beh, se sono nel mood giusto, anche da sola andrà alla grande.

Il lobo del mio orecchio sinistro sta andando a fuoco. Gonfio, rosso, pulsante.
Oggi mi sono comprata un po' di orecchini... circular barbells neri. Molto fregni, devo dire. Solo che li ho presi di spessori e dimensioni diverse, quindi quando poi li ho provati e per motivi estetici ho deciso di mettere vicini i due più piccoli, beh non restava altro da fare che mettere l'1.6 (originariamente destinato al secondo buco a destra, già opportunamente allargato in passato) nel buco solitario di sinistra. Un buchetto innocente delicato, mai dilatato prima.
Dolore atroce per infilarci l'1.6. E ora prurito. Ma il risultato è soddisfacente. Poi insomma, non è che sia sta gran cosa. Però, dato che mi crogiolo (con immensa goduria) nella placenta post ultimo esame della sessione invernale anno accademico 2007-2008, e non è che ci sia poi molto con cui riempire le giornate, ho attuato per forza di cose un sorridente e divertito ritorno alle piccole cose.

Ho freddo. Sono gelida gelata congelata ibernata. Insomma il riscaldamento è ancora rotto. Sono nella mia stanza con la stufetta accanto, canottiera+maglietta a maniche lunghe+maglione+felpa addosso, e sono veramente veramente stufa. Di avere sempre freddo. Di avere le mani perennemente gelate. Odio l'inverno. Crissshhto, lo odio.

In trip coi Nine Inch Nails. Armonia no anzi ecco osmosi.

E domani si parte. In effetti, da un certo punto di vista... non potrebbe andare meglio.
:D

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