3 mesi :)
rimuginato da franz , mercoledì 26 settembre 2007 11:45
In realtà, non sono molto in vena di scrivere.
Però ho un disperato bisogno di passare il tempo.
Quindi inizierò con questo post, e proseguirò con la traduzione del racconto The Harvest di Amy Hempel, passando per l'attenta lettura (con redazione di scrupoloso e impietoso commento) dell'ultima fatica letteraria dell'amato fratellone... poi credo mi piazzerò davanti alla tv con una nutrita pila di dvd, interrompendo la faticosa attività di guardare film a rotella solo per munirmi di tinozza di gelato (una tra le poche cose che al momento posso ingurgitare) e sintonizzarmi dalle 14,30 alle 15 su Italia 1 per i Simpsons.
Questa sì che è vita.
Escludendo la guancia destra inverosimilmente gonfia e dolorante, e il costante sapore di sangue in bocca.
E i punti che tirano ogni volta che parlo. O che sbadiglio (e se non hai dormito granché la notte qualche buono sbadiglio ci sta tutto).
Insomma, fantastico.
Vi starete chiedendo a cosa devo tutto ciò.
Se siete lettori assidui e attenti, saprete che il mio meraviglioso fantabuloso (e nebuloso :P) soggiorno ad Amsterdam post-maturità è stato funestato dalla perseveranza con cui uno dei miei quattro denti del giudizio (in particolare il disgraziato in basso a destra) ha spinto per fare capolino dalla mia gengiva, causandomi atroci dolori e trip orrorifici da space cake per tutta la mia permanenza nella splendida e bagnata città della fattanza...
Una volta a Roma, visita dal dentista e Rivelazione: i miei denti del giudizio vanno tolti tutti e quattro. Anzi, andavano tolti tutti e quattro... ormai ne restano solo due.
Il disgraziato in basso a destra è stato sfrattato, e il coinquilino di sopra l'ha seguito qualche minuto dopo, giusto il tempo che anche sopra facesse effetto l'anestesia.
Ieri sera, cena con gelato sul finale di Litigi d'amore con Joan Allen e Kevin Costner.
Poi facendo zapping ho beccato Arancia meccanica su La 7... dove sono rimasta, le gambe allungate sul divano con tanto di plaid e Tori addosso a fare la guardia, finché papà non è tornato dal lavoro, iniziando uno dei suoi pipponi standard sul fatto di andare a letto presto.
Erano le 23. Manco avessi 11 anni.
Comunque, per un po' sono rimasta davanti allo schermo senza audio, che tanto Arancia meccanica lo so a memoria. Poi, dato che mi sentivo particolarmente accondiscendente, ho spento tutto senza proferir parola e mi sono infilata sotto le coperte, rifiutando (ora e per sempre) l'Aulin, sia perché sono masochista e ormai assuefatta al dolore, sia per le recenti e poco rassicuranti scoperte in fatto di Nimesulide.
Nottatta tranquilla. Non fosse per il mio infaticabile attorcigliarmi nelle coperte, con Tori che, sentendomi muovere di continuo e credendomi pronta ad affrontare il giorno alle 2, alle 3, alle 4 di notte e molte, molte altre volte tra le 7 e le 9 (ora in cui, provata dalla nottata sportiva ho alzato le chiappe dal letto e sputato nel lavandino un par di litri di bava e sangue, per la gioia di grandi e piccini), si è presentata sempre più ostinata ai bordi del mio letto, con quelle unghiette da Freddy Krueger, pronta ad affettarmi il braccio pur di essere tenuta in cosiderazione.
Stamattina, abbrutimento. Completo.
Ed è quanto si prevede per il resto della giornata.
Avviso per amori e amici: chiunque tra voi si senta in vena di confortare una malatina dotata di super-guancia e impossibilitata - a differenza del solito, e ancora per poco: cogliete al volo l'occasione! - a sparare cazzate e canticchiare tutto il tempo, è bene accetto in questa casa.
Purché rechi con sé almeno un dono, un po' tipo i Re Magi.
Oro e incenso da subito, birra :P non prima di domani, che ancora non posso assumere alcolici.
Che poi, tra l'altro, in tutto questo ambaradàn... oggi io e Valerio facciamo tre mesi.
:P
grandissima pulsafranz, il post è scritto benissimo!!