clouds in my eyes

rimuginato da franz , lunedì 11 agosto 2008 10:13

Assurdo. Non riesco a scrivere.

Malinconia, e riempire le giornate di parole e musica e immagini. Idee. A volte non riesco neanche a respirare. Vorrei parlare di tantissime cose, ma non ne ho la forza. Sto guardando tonnellate di film negli ultimi giorni... una media di due al giorno.
Vivo un po' in funzione di Venezia, un po' col terrore di Venezia. Ho comprato una tenda, andrò in campeggio da sola sul Lido. Ho l'accredito. Ho i biglietti del treno. Sono eccitata, è qualcosa di completamente nuovo... e dovrò cavarmela da sola. Ma non sarò sola. Questo un po' mi preoccupa. Le persone mi spaventano. Tu mi spaventi. Potrebbe succedere quasi qualsiasi cosa. E ovvio, sono felice di vederti, ma ho anche una paura fottuta. Voglio restare dentro me stessa. Se solo riuscissi a cambiare punto di vista, anche solo di poco angolazione... a vedermi in quel modo... sì insomma, bella.
Mi basta un segno. Solo per capire la direzione del mio futuro. Solo la direzione, non voglio la strada precisa. La direzione. Sento che così sospesa ancora a lungo potrei esplodere.
Il mio mood ora si plasma alla perfezione su questa piccola meravigliosa canzone di Joshua Radin... Closer.
Vorrei intimità e sicurezze. Ma anche no.
Forse invece vorrei gettarmi nella mischia, da sola, allo sbaraglio. E lo farò. Sì, come un coniglio in mezzo alla superstrada, gli occhi rossi spalancati, atterriti. Se un camion mi spiaccica non ha importanza. Ho 20 anni, non morirò mai.

Quelle sicurezze voglio trovarle in me, non in altri. E mi risulta davvero troppo ironico e divertente pensare che alla fine, posso parlare di mille argomenti, e girarci intorno, e vivere cose che momentaneamente mi distraggono, ma alla fine il tema ricorrente di questo blog, il filo conduttore tra un post e l'altro, è la somma più o meno equilibrata di paure, insicurezze, incapacità di volermi bene e spasmodica ricerca di questa sacra e irraggiungibile fiamma d'amore per sé stessi... potrò dire, un giorno, di aver raggiunto la meta? Sarò migliorata, nel corso di questi anni? O continuo a dibattermi nello stesso preciso punto, come un pesce preso all'amo, con pochi istanti ancora da vivere in un mondo senza componenti respirabili?
Sono convinta che sapere cosa voglio diventare sia un nodo cruciale. O forse solo una conseguenza di tutto il resto. E se solo, se solo sapessi che la via è il Cinema, getterei tutto all'aria per questo. Consacrerei la mia vita.
Ma la verità è che non lo so.

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