Sunday morning

rimuginato da franz , domenica 23 marzo 2008 19:43

Giovedì scorso ho conosciuto Mian Mian (che si pronuncia Mièn Mièn, e significa "cotone"), ho anche il suo autografo sulla mia copia di Nove oggetti di desiderio.
Ci sono andata da sola.

Sono uscita, fuggita, ho riso, finché ho potuto. Ora me ne sto qui a bere il mio brodo di solitudine. E' freddo, e torbido, come zuppa di miso avanzata... non vedo il fondo. Affondo le bacchette cercando qualche alga, o chissà, magari un cubetto di tofu, se è il mio giorno fortunato... ma non c'è nulla.

Certe volte penso davvero troppo.

Ad ogni modo, il motivo principale per cui alla fine mi ritrovo qui, a fissare con aria persa lo schermo del pc, le mani gelide, le unghiette che battono sui tasti, meticolosamente - questione di vita o di morte - è che. Insomma. E' lo stesso motivo per cui vago come un' anima in pena in giro per Netlog (sì, avete capito bene, NETLOG -.-') lasciando commenti idioti e inutili a destra e a manca a gente con cui non instaurerò mai nessun rapporto vero di qualsivoglia tipo.
E' che sono schiacciata dalla solitudine. Sento l'implosione in atto, ansia, non riesco a respirare. Ultimamente è questo l'andazzo. E vorrei solo uscire. Uscire di casa, incontrare persone, poter essere un'altra, ridere bere scherzare guardare film in compagnia. Non pensare a questa desolazione che mi penetra se me ne resto qui davanti al pc, una finestra aperta sul mondo - fanculo, aperta sul vuoto.

Ecco, a volte non so più niente.

2 Response to "Sunday morning"

Anonimo Says:

la finestra può essere aperta su qualsiasi cosa , e questo qualsiasi cosa può essere il nulla o il tutto ; tutto dipende dalla voglia che hai .
può essere un bel panorama o un muro di mattoni da sfondare, ma quello che voglio dirti è che se ti butti dalla finestra col bel panorama muori sicuro , se la finestra è murata al massimo ti rompi le nocche nel tentativo di sfondarla.